Nautica

Nasce il Patto del Mare tra le "Cinque Sorelle"

IL PROTOCOLLO DELLE CCIAA DI LAZIO E CAMPANIA  Due regioni insieme per sostenere lo sviluppo dell’economia marittima e della "Blue economy", un settore che vale circa 34 miliardi di euro

Nasce il Patto del Mare tra le "Cinque Sorelle"

Dalla «Regio I Latium et Campania» - la prima delle undici regioni disegnate dall’imperatore Augusto - alla «Regio Prima» ideata da Vincenzo Zottola, presidente della Cciaa di Latina. «Regio Prima», infatti, è il titolo del protocollo d’intesa (firmato ieri a Napoli, porto turistico di Baia, a margine della rassegna «Navigare») tra cinque Camere di Commercio del Lazio e della Campania con l’obiettivo di supportare lo sviluppo dell’Economia del Mare e della Blue economy, anche attraverso finanziamenti privati o di enti pubblici su scala comunale, provinciale, regionale, nazionale o comunitaria; rilanciare la filiera della nautica da diporto, sviluppando e sostenendo la cultura marinara nazionale, la portualità turistica e quella commerciale; diffondere la cultura del mare e la tutela dell’ambiente marino.

Per la cronaca, la «Regio I» era limitata a nord dall’Aniene e poi dal Tevere (tranne che per un breve tratto alle sue foci) mentre a sud era divisa dalla «Regio III» (dalla foce del fiume Silarus, attuale Sele). Ad est il confine correva lungo la catena degli Appennini e a ovest si affacciava sul Tirreno. Ma torniamo al «Patto per il mare», intuizione straordinaria che può aprire nuovi scenari e nuove opportunità di ricchezza. Ancora una volta la forza delle idee (bisogna averle!) ha la meglio sui professionisti del lamento con il pallino del posto fisso, possibilmente ragalato dallo Stato. Pura utopia nel nuovo mondo disegnato dalla crisi globale. «L’anno 2011, il giorno 28 del mese di ottobre...», recita l’atto costitutivo dell’intesa. «Premesso che...» e «Considerato che...», «Si conviene quanto segue...».

ARTICOLI 1-2

La premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente protocollo di intesa che si colloca nell’ambito di un percorso innovativo e sperimentale e che pone alla sua base un proficuo scambio di esperienze. Parallelamente, può rappresentare un approccio metodologico in cui ciascuno, nel rispetto del proprio ruolo, mette a disposizione conoscenze, competenze, risorse economiche e umane per la presentazione e la realizzazione di un’offerta congiunta competitiva per qualità e internazionalità a cui affidare risposte efficaci e rispondenti ai reali bisogni del bene comune.

ARTICOLO 3

Compiti e funzioni delle Cciaa di Caserta, Latina, Napoli, Roma e Salerno: le Parti, entro i limiti stabiliti dalle rispettive competenze e norme statutarie e secondo le proprie disponibilità di bilancio, si impegnano ad avviare un rapporto di collaborazione e partenariato per lo sviluppo di iniziative e progetti finalizzati a valorizzare la risorsa mare, ovvero a perseguire obiettivi di sviluppo economico e di sostenibilità ambientale, con azioni prioritariamente indirizzate alla nautica da diporto, al turismo integrato, all’economia del mare, alla sostenibilità e alla compatibilità ambientale, all’innovazione tecnologica ed alla formazione professionale. In particolare, a titolo esemplificativo, l’impegno è teso a supportare lo sviluppo dell’Economia del Mare e della Blue economy, anche attraverso finanziamenti privati o di Enti pubblici su scala comunale, provinciale, regionale, nazionale o comunitaria; valorizzare e promuovere le citate manifestazioni sia sui territori di competenza sia sui mercati internazionali; rilanciare la filiera della nautica da diporto, sviluppando e/o sostenendo la cultura marinara nazionale, la portualità turistica e quella commerciale; diffondere la cultura del mare e delle buone pratiche per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente marino e costiero, anche a mezzo di giornate studio e/o convegni con il coinvolgimento delle principali Università e centri di ricerca italiani; valorizzare il sistema delle Assonautiche provinciali e di quei soggetti terzi che, a qualsiasi titolo, risultino impegnati in una della filiere afferenti l’Economia di Mare, come, ad esempio, Consorzi navali e/o specifiche associazioni di categoria.

ARTICOLO 4

Il protocollo di intesa ha durata triennale, decorrente dalla sottoscrizione del presente atto e potrà essere disdetto, in qualsiasi momento, da una delle parti con preavviso di almeno novanta giorni.

ARTICOLO 5

In relazione alle disposizioni a tutela dei dati personali, le parti si danno atto che gli sono state rese note le informazioni di cui al D. Lgs. 196 del 30.06.2003. Ciascuna parte fornisce all’altra il consenso al trattamento dei suoi dati direttamente o indirettamente, attraverso terzi.

Va ricordato che la «filiera matura» dell’Economia del Mare, considerando il sistema portuale, dei trasporti marittimi, della cantieristica navale, nautica da diporto e pesca, rappresenta i quattro quinti dell’intera filiera del mare, con più di 500mila occupati e 25,7 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto. Ma Lazio e Campania sembrano legate a doppio filo anche dal punto di vista sportivo: se Roma è candidata a ospitare i XXXII Giochi Olimpici del 2020, Napoli è fortemente orientata verso i grandi circuiti della vela con la candidatura alle regate delle World Series dell’America’s Cup.

Due volani di crescita di grande rilievo.

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