Nasce la pillola con radio incorporata

da Milano

La Kodak ha brevetto la pillola-radio: un minuscolo trasmettitore inserito nelle capsule in grado di comunicare i dati per capire se e quando è stata ingerita.
Finora c’erano i blister e i dispenser con l’allarme, gli orologi con la vibrazione e gli animali da compagnia-robot in grado di avvertire il padrone dell’appuntamento quotidiano con il salvavita. Ma nessuno aveva pensato alla soluzione più semplice: che fosse la pillola stessa ad avvertire quando viene ingerita dal malato.
Una soluzione ideale, anche in contesti ospedalieri, per tenere sotto controllo tutti i casi con pazienti difficilmente gestibili o dalla memoria corta.

L’idea si basa sul Rfid (identificazione a radio frequenza), un microchip e un’antenna in grado di segnalare dati a distanza, tecnologia fino ad oggi utilizzata per risolvere problemi legati alla dislocazione delle merci in magazzini e negozi, all’antitaccheggio, agli accessi controllati in aree riservate e più in generale all’identificazione, come dimostra l’iniziativa del governo americano di inserire le etichette Rfid nei passaporti.
La novità presentata da Kodak è che l’etichetta a radiofrequenza è non soltanto ingeribile, ma anche digeribile, dato che è realizzata con componenti organici.

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