Nasce il «polo» delle riparazioni navali

Unire le forze per lanciare (e vincere) nuove sfide di mercato: c’è soprattutto questo alla base del progetto pensato e realizzato dal tandem Mariotti-San Giorgio, due primarie realtà genovesi del settore della cantieristica e delle riparazioni navali che hanno dato vita ufficialmente ieri a una holding. La Mariotti (costruzione di yacht e navi da crociera di lusso) e la San Giorgio (riparazioni e trasformazioni navali) hanno costituito la «Genova Industrie Navali Spa» che occuperà circa 300 dipendenti (con un indotto di 1200 unità) e opererà su una superficie di 53mila metri quadrati di cui 15mila al coperto, e oltre 1500 metri di banchine. Il 75,25 per cento del capitale della nuova holding è del gruppo Bisagno-Zanetti proprietario dei cantieri Mariotti, e il restante 24,75 per cento della famiglia Garré (San Giorgio). «Manterremo i nostri marchi - sottolinea Marco Bisagno, presidente di Mariotti Spa e di Confindustria Genova - e manterremo le nostre caratteristiche all’interno di questa holding. L’accordo va nella direzione di sviluppare queste aziende e sfamiliarizzarle». Non si escludono possibili futuri accordi con altre compagnie «purché rispettino i nostri programmi e i nostri obiettivi. Il problema dello sviluppo del nostro porto - aggiunge Bisagno - è la mancanza del sesto bacino.

Le navi non ci stanno più, rischiamo di perdere questa fetta importante del mercato navale. I privati non possono comprarsi da soli un bacino. Deve intervenire la mano pubblica, com’è già avvenuto del resto in altri porti italiani, ad esempio Livorno».

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