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Furti e rapine, il report choc: un reato su due compiuto da immigrati

Calano in Italia gli omicidi ma aumentano quelli di natura predatoria. Elevata l'incidenza dei reati compiuti da stranieri: "Il 34.1% dei reati è compiuto da stranieri"

Un intervento della polizia (foto di repertorio)
Un intervento della polizia (foto di repertorio)

In Italia esiste un problema di sicurezza e questo è ormai acclarato, riconosciuto anche dalla sinistra che, almeno a Milano, ha preso atto del fatto che l'emergenza va affrontata con pragmatismo. Il dipartimento della Sicurezza del ministero dell'Interno, in collaborazione con Eurispes, ha condotto lo studio "La criminalità: tra realtà e percezione", analizzando dati e fattispecie per "dedicare una particolare attenzione ai trend della delittuosità degli ultimi anni e ad alcune categorie criminali che consideriamo particolarmente sensibili all’interno della nostra società". Così ha spiegato il prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della pubblica sicurezza, direttore centrale della polizia Criminale. Nel lavoro si cerca di fare dei distinguo tra realtà e percezione con "un’analisi basata su dati concreti e una visione d’insieme che offra una corretta interpretazione dei fenomeni".

Lodevole l'impegno del ministero dell'Interno e della polizia di Stato, che nel rapporto evidenziano una risalita della delittuosità in Italia a partire dal 2021, nel post pandemia, dopo alcuni anni, a partire dal 2014, di inversione di tendenza. "Nel 2022, i delitti commessi registrati sono 2.183.045, con un incremento rispetto al 2021 del 3,8%", si legge nel report, dove però si evidenzia, giustamente, come il 2021 e il 2020 siano stati anni anomali a causa delle restrizioni legate alla pandemia. Se si mettono a confronto i dati del 2022, primo anno vero di post-pandemia, con quelli del 2019 pre-pandemia si nota una flessione.

Nel rapporto è stata dedicata attenzione ai reati commessi da stranieri, che considerando la popolazione regolare e residente rappresenta circa l’8.5% del totale. Nel 2022 si rilevano 271.026 segnalazioni nei confronti di stranieri ritenuti responsabili di attività illecite, pari al 34.1% del totale delle persone denunciate ed arrestate. Un'incidenza molto importante e in aumento, sia in valori
assoluti che in termini di incidenza, rispetto a quello del 2021, quando le segnalazioni erano state 264.864, pari al 31.9% del totale. I dati si fanno ancora più netti, come si sottolinea nel rapporto, quando si considerano i reati di natura predatoria. Per quanto riguarda i furti, per esempio, le segnalazioni riferite agli stranieri denunciati e/o arrestati nel 2022, che si attestano sui 41.462 casi, rappresentano il 45.48% del totale. In relazione alle rapine, invece, le segnalazioni riferite a stranieri denunciati e/o arrestati nel 2022 sono 9.256 e rappresentano il 47.31% del totale.

Esiste, ed è certificata una riduzione generale degli omicidi, che viene spesso utilizzata come dato spia dalla sinistra per smentire l'esistenza di un allarme sicurezza, ma si registra un aumento in quelli legati alla criminalità organizzata. Ma a fronte della riduzione degli omicidi sono in aumento gli altri reati, di fatto rendendo fallace la ricostruzione della sinistra.

Fra i crimini che più preoccupano gli italiani sul piano della sicurezza, spicca il furto in abitazione (26.6%), segue con notevole distacco l’aggressione fisica (17.7%) e, successivamente, la paura di subire uno scippo/borseggio (11.1%).

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