Nazionale

"Additivi non ammessi". Non consumate queste patatine: i lotti da guardare

Rischio chimico per additivi alimentari non conformi alla legge su tutti i lotti di un marchio di confezioni di patatine prodotte nelle Filippine: ecco quali sono e cosa c'è da sapere

"Additivi non ammessi". Non consumate queste patatine: i lotti da guardare

Ascolta ora: ""Additivi non ammessi". Non consumate queste patatine: i lotti da guardare"

"Additivi non ammessi". Non consumate queste patatine: i lotti da guardare

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Stavolta si tratta di un maxi-richiamo che il ministero della Salute ha inoltrato su tutti i lotti del marchio di patatine "Jack&Jill" che si trovano in commercio in diverse confezioni ma anche con gusti differenti che variano da quello pizza al formaggio per finire a quelle con gusto cheddar. Tutte queste confezioni non vanno consumate per la presenza di additivi non ammessi e quindi contrari alla legge e pericolosi per la salute umana.

La scheda del ministero

Nel dettaglio, sono stati ritirati dagli scaffali dei supermercati le confezioni di patatine "PH Chips J&J MrChips Nacho Cheese 50x110g, J&J Piattos Nacho Pizza 50x85G, PH Chips J&J Piattos Cheese 50x85G e PH Chips J&J Nova Country Cheddar 50x78g". Come recitano i file di richiamo pubblicati dal ministero, il nome o la ragione sociale dell'Osa a nome del quale i prodotti sono commercializzati è Fresh Tropical srl, il marchio del produttore è Jack&Jill mentre il nome del produttore è Universal Robina Corporation, una società filippina con sede a Quezon City. Sottolineamo che i lotti contaminati e da non consumare sono tutti, senza alcuna distinzione neanche sulle date di scadenza. Il ministero sottolinea l'importanza di non consumare questi prodotti e riportarli al punto vendita di acquisto e restituirli al negoziante.

Cosa sono gli additivi alimentari

In questo caso non è stato specificato di quale additivo alimentare si tratti. Solitamente, gli additivi vengono utilizzat nell'industria alimentare "durante la preparazione, l'immagazzinamento e la commercializzazione di prodotti destinati all'alimentazione. Svolgono determinate funzioni quali, ad esempio, dolcificare o conservare", spiega l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) con una scheda ad hoc su queste sostanze.

A regolare la norma ci pensa il regolamento CE n.

1333/2008 che spiega la definizione di additivo alimentare come "qualsiasi sostanza abitualmente non consumata come alimento in sé e non utilizzata come ingrediente caratteristico di alimenti, con o senza valore nutritivo, la cui aggiunta intenzionale ad alimenti per uno scopo tecnologico nella fabbricazione, nella trasformazione, nella preparazione, nel trattamento, nell'imballaggio, nel trasporto o nel magazzinaggio degli stessi, abbia o possa presumibilmente avere per effetto che la sostanza o i suoi sottoprodotti diventino, direttamente o indirettamente, componenti di tali alimenti".

In Italia e nell'Ue, gli additivi alimentari si riconoscono da un numero che viene preceduto dalla lettera E: sono raggruppati in base alla loro funzione. Per fare qualche esempio, esistono i coloranti necessari a migliorare l'aspetto di cibi e bevande ma anche i conservcanti che bloccano o rallentano il processo portato avanti dai microrganismi così come gli antiossidanti, gli addensanti ma anche gli additivi che regolano l'acidità di alcuni prodotti oppure ne esaltano il sapore.
Commenti