
Novità importanti per tutti gli automobilisti italiani. Da settembre, soprattutto per quanto riguarda gli autovelox, potrebbe cambiare tutto. Il decreto Infrastrutture porta con sé il rischio serio rendere tecnicamente illegittima e inutilizzabile ogni apparecchiatura fissa di rilevazione della velocità presenti sul territorio dei comuni italiani. Ecco quali sono i motivi e le possibilità che questo rischio diventi realtà.
Il motivo è presto detto: il decreto ha confermato l’obbligo di censire tutti gli autovelox entro il 17 settembre. Entro questa data i Comuni sono obbligati a comunicare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la marca, il modello e ogni dato accessibile relativo alle apparecchiature per l'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità presenti sul proprio territorio. Per fare attivare tutti i Comuni, però, serve un ulteriore atto da parte del governo, che deve essere emanato entro e non oltre il 19 agosto. Da qui il rischio serio di rendere illegittimi la maggior parte degli autovelox: i Comuni hanno meno di un mese per provvedere. Nel caso l’atto manchi, il censimento non può avvenire, con la conseguenza automatica prevista dalla stessa legge: tutti gli autovelox non censiti saranno considerati illegittimi e inutilizzabili. Una situazione quantomeno paradossale che, invece che aiutare gli automobilisti, renderebbe tutto più difficile.
L’intenzione del governo, però, è proprio quella di rendere più chiara la situazione al fine di tutelare i cittadini stessi.
Un modo per evitare quello spiacevole metodo di “fare cassa” puntando sulla poca trasparenza dei segnali stradali e degli appositi macchinari di rilevazione della velocità. Il rischio, però, è quello di rendere illegittimo ogni singolo autovelox che appartenga ai Comuni che non si adeguano a questo decreto.