Il Bestiario

Il Bestiario, la Gattoparda

La Gattoparda è un leggendario animale che vuole dare una svolta a sinistra al Pd senza rinunciare al pullover di cachemire

Il Bestiario, la Gattoparda

La Gattoparda è un leggendario animale che vuole dare una svolta a sinistra al Pd senza rinunciare al pullover di cachemire.

La Gattoparda è un mitico essere creato in laboratorio e programmato per essere una predestinata della politica italiana di sinistra, tanto da presentarsi come candidata per diventare “La Segretaria” del Pd. Di fatto i meriti per ricoprire un ruolo così importante sono un mistero, un po’ come un mistero è stata la scelta di Mattia Binotto alla guida della Ferrari, ma con la differenza che, se non altro, Mattia faceva cambiare le gomme in 2,2 secondi.

D’altra parte nessuno si è permesso di fermare la volontà della Gattoparda di candidarsi come “La Segretaria” del Pd, in quanto, se solo avesse voluto, avrebbe potuto comprare il Pd insieme a tutto Largo del Nazareno solo grazie alla paghetta settimanale del padre miliardario. Ma si sa, da diversi anni ormai più si è ricchi e più si è di sinistra, probabilmente per cercare di levarsi di dosso il senso di colpa che nasce dall’andare in vacanza alla casa ai Caraibi il ponte dal 25 aprile al primo maggio.

La Gattoparda sembra voler proporre un vento nuovo di ricostruzione del Pd proponendo pochi ma innovativi concetti chiave. Mentre infatti i suoi predecessori hanno insistito su principi, per quanto sacrosanti, come lavoro, diritti, giustizia sociale e ambiente, lei invece, in una sorta di rivoluzione copernicana, insiste su concetti come lavoro, diritti, giustizia sociale e ambiente.

Ma la vera novità su cui la Gattoparda insiste per conquistare il ruolo de “La Segretaria” del Pd, è una decisa svolta a sinistra, facendo attenzione a non esagerare, in quanto se si svolta quattro volte a sinistra si torna sempre al punto di partenza. La Gattoparda quindi auspica una mobilitazione collettiva, dai volontari delle feste dell’Unità che le hanno insegnato a friggere le salamelle e a limonare durante il concerto degli Inti Illimani, ai presidenti delle cooperative che tanto hanno preso e nulla hanno dato, fino agli amministratori delle grandi città che tanti sacrifici hanno fatto per limitare il traffico a favore dei milionari del centro storico.

Insomma per la Gattoparda è arrivato il momento di ricostruire una nuova comunità senza più rinunciare a tre punti fondamentali: un’identità chiara, proprio come lei che si dichiara bisex, comprensibile, proprio come lei che ha tre cittadinanze, e coerente, proprio come lei che è di sinistra ma un patrimonio che supera il PIL del Luxemburgo.

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