Il Bestiario

Il Bestiario, il Lavorathoro

Il Lavorathoro è un essere leggendario che adora i lavoratori soprattutto la domenica

Il Bestiario, il Lavorathoro

Il Lavorathoro è un essere leggendario che adora i lavoratori soprattutto la domenica.

Il Lavorathoro nasce nel 1980 a Bétroulilié, in Costa d’Avorio. La leggenda narra che la prima parola pronunciata non fu “mamma”, non fu “papà” e non fu neanche “betoniera”, bensì proprio “lavoratore”. Da piccolo, invece delle macchinine o dei soldatini, si faceva regalare strumenti da lavoro come pale, picconi e cazzuole. Già alle elementari fonda un suo piccolo sindacato “Più merende per tutti” (PMT), per condividere le merendine con i compagni di classe più poveri.

Nel 1999, a 19 anni, il Lavorathoro si trasferisce in Italia e si laurea in Sociologia nel 2010 a soli 30 anni. Per non smentire la sua passione per i lavoratori scrive una tesi dal titolo: "Analisi sociale del mercato del lavoro. La condizione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro italiano: persistenze e cambiamenti". Purtroppo il suo relatore muore di vecchiaia mentre legge il titolo a causa della lunghezza. Malgrado l’incidente il Lavorathoro non si perde d’animo nella difesa della sua causa.

Nel 2012 organizza una marcia dei “senza carta d’identità” che attraversano 6 paesi europei senza documenti per chiedere la libertà di circolazione, in realtà appena esce di casa non viene arrestato per miracolo. Ma il Lavorathoro continua la sua battaglia senza arrendersi.

Diventa sindacalista del Coordinamento Agricolo occupandosi soprattutto della tutela dei diritti dei braccianti. In questo frangente il Lavorathoro chiede al governo Conte un tavolo operativo di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Il tavolo però ha una gamba più corta per cui la riunione si riduce alla ricerca da parte dei Ministri di un pezzo di cartone per non far traballare il tavolo.

Il 16 giugno 2020 il Lavorathoro si incatena facendo un simbolico sciopero della fame e della sete con lo scopo di essere ascoltato dal Governo. Purtroppo perde le chiavi del lucchetto e rimane incatenato per davvero per tre settimane perdendo quindici chili. Ma la sua passione per i lavoratori non si affievolisce.

Alle elezioni politiche del 2022 il Lavorathoro viene eletto nella lista Alleanza Verdi e sinistra. Grande vittoria per lui che può finalmente occuparsi dei lavoratori dall’interno del Parlamento e farsi dare del lei.

Il 24 novembre 2022 il Lavorathoro si autosospende dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, per non aver pagato lo stipendio ai lavoratori delle sue cooperative. Del Lavorathoro non si hanno più notizie.

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