Campi Flegrei, il piano da 52 milioni del governo per l'esodo: ecco il decreto

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sui Campi Flegrei. Via ai provvedimenti per garantire la sicurezza della popolazione: ecco cosa è stato deciso

Campi Flegrei, il piano da 52 milioni del governo per l'esodo: ecco il decreto
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Dopo circa 50 minuti di camera di consiglio è arrivato il decreto legge mirato per fare fronte al problema sempre più impellente dei Campi Flegrei interessati da un lungo sciame sismico che sta destando molte preoccupazioni (soltanto nell'ultimo mese sono state registrate più di mille scosse). Le risorse per il piano saranno ingenti, dovrebbero infatti essere stanziati oltre 52 milioni di euro.

Il governo sta monitorando molto attentamente la situazione, ed è intervenuto con un piano da attuare nell'eventualità di un possibile esodo della popolazione in caso di bradisismo (ossia un abbassamento o un innalzamento del livello del suolo correlato al vulcanismo).

"Decreto Campi Flegrei"

L'esecutivo punta ad avere un provvedimento pronto all'uso. Nell'articolo 3 del decreto legge visionato da AdnKronos, si legge che la Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile, "coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, approvando, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell'area interessata ovvero l'avvio di nuove iniziative".

Nel piano di comunicazione, inoltre, si parla anche di realizzazione di iniziative "finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate". La popolazione, dunque, deve essere informata. E deve essere installata nel territorio la dovuta segnaletica di protezione civile. Per realizzare tutto il programma dovrebbe essere stanziato un limite massimo di spesa di 1 milione di euro. Un ruolo rilevante per il governo, dunque, è quello delle comunicazioni, che dovranno essere rapide e includere le scuole. L'obiettivo, naturalmente, è quello di non farsi trovare impreparati in caso di grave bradisismo.

Non solo. Un punto fondamentale sarà quello di mettere in campo le giuste strategie per individuare le strutture più vulnerabili su cui intervenire tempestivamente e di potenziare gli strumenti della Protezione civile, indispensabile sul territorio. Grande importanza verrà data alle infrastrutture.

All'articolo 5, infatti, si legge che "la Regione Campania coordina le attività volte alla verifica e all'individuazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, in raccordo con i comuni interessati, allo scopo di consentire ai soggetti o enti competenti di individuare le misure da attuare per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, compresa la corrispondente stima dei costi, nonché allo scopo di supportare l'aggiornamento della pianificazione di emergenza per il bradisismo". Per questa attività dovrebbero essere stanziati 200.000 euro.

All'articolo 6 del decreto, si parla invece di individuare delle strutture ad hoc finalizzate ad accogliere la popolazione in caso di evacuazione. Nell'articolo si fa menzione "all'acquisizione dei materiali, dei mezzi e delle risorse strumentali necessari per garantire un'efficace gestione delle attività di protezione civile", nonché "allestimento di aree e strutture temporanee per l'accoglienza alla popolazione".

Il piano straordinario per i Campi Flegrei, si legge, verrà attuato "entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto", così viene riportato all'articolo 2.

Le parole del ministro Musumeci

Il ministro Nello Musumeci è intervenuto al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il piano per i Campi Flegrei. "L'obiettivo del governo è quello di continuare a lavorare sempre meglio per le emergenze ma al tempo stesso di passare a una seria prevenzione. Conviene intervenire laddove possibile per evitare che l'emergenza assuma contorni e proporzioni diverse", ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, come riportato dalle agenzie di stampa.

Il provvedimento, come previsto da decreto, si attuerà in quattro punti: studio di microzonazione sismica, analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia privata, analisi della vulnerabilità sismica dell'edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione e programma d'implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

"Il governo è intervenuto con prontezza, con misure di prevenzione che non porranno fine allo sciame sismico ma che consentiranno di conoscere meglio il fenomeno plurisecolare e di poterci coordinare con le istituzioni locali per affrontare ogni emergenza che dovesse verificarsi", ha proseguito Musumeci. "Non dobbiamo sottovalutare quello che è accaduto, ma nemmeno creare facile allarmismo". Il ministro ha poi ribadito l'importanza di una corretta comunicazione con i cittadini. "La comunicazione per noi è essenziale, bisogna cominciare dalle scuole. In questi giorni stiamo distribuendo, a parte i Campi Flegrei, oltre un milione di opuscoli nelle scuole secondarie di primo grado finalizzate a richiamare l'attenzione degli alunni sulla prevenzione, perché in questi 40 anni la protezione civile è stata concepita soltanto in un contesto emergenziale".

Il governo, dunque, è vicino alla popolazione. Ben 52,2 milioni di euro sono stanziati per la realizzazione di tutto il programma.

Gli attriti con la Regione Campania

Se da un lato la Regione Campania si è dimostrata favorevole agli interventi proposti dal governo, dall'altro non sembra ancora intenzionata a partecipare, come spiegato dal ministro Musumeci. Perlando dei 52,2 milioni stanziati, infatti, il titolare del dicastero per la Protezione civile e le Politiche del Mare ha affermato che si tratta di"risorse finanziarie approntate dallo Stato, dal governo.

Abbiamo chiesto alla Regione Campania di partecipare, ma ha ritenuto in questo momento di non doverlo fare, speriamo nelle prossime settimane possa cambiare idea".

"In ogni caso noi andiamo avanti e intendiamo farlo in perfetta collaborazione con la Regione, gli enti locali, la prefettura", ha concluso Musumeci.

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