Il capocantiere giramondo: chi era Germano De Luca, l'85enne dello schianto di Oderzo

L’ex capocantiere, 85 anni, è morto nello schianto di Piavon di Oderzo. Uomo forte e indipendente, aveva perso parte dei risparmi nel crac Veneto Banca e la revoca della patente lo aveva profondamente segnato

Il capocantiere giramondo: chi era Germano De Luca, l'85enne dello schianto di Oderzo
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Determinato, testardo, con un temperamento ribelle. Così viene ricordato Germano De Luca, l’85enne morto nel tragico incidente di Piavon di Oderzo il 29 ottobre. Chi lo conosceva parla di un uomo orgoglioso, difficile da convincere, abituato a decidere da solo. Anche il suo amministratore di sostegno, il sindaco di Fregona Giacomo De Luca (che non era suo parente), faticava a farsi ascoltare: "Aveva una badante, ma l’ha cacciata. Voleva vivere in piena autonomia", racconta.

Una vita di lavoro in tutto il mondo

Scapolo per scelta, Germano non si era mai sposato e non aveva figli, ma aveva vissuto un’esistenza piena e dinamica. Fin da giovane aveva lavorato come capocantiere per importanti aziende, viaggiando in molti Paesi del mondo. Aveva anche partecipato alla ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976, un’esperienza che ricordava con orgoglio. A Fregona viveva la sua unica famiglia rimasta: una sorella di 95 anni, seguita anch’essa da un amministratore di sostegno, e due nipoti.

Dalle difficoltà economiche al crac Veneto Banca

Negli ultimi anni, la vita di Germano De Luca aveva subito diversi colpi. Le difficoltà economiche legate al crac di Veneto Banca avevano compromesso parte dei suoi risparmi, accumulati in decenni di lavoro. A questo si erano aggiunti i problemi di salute e una mobilità sempre più ridotta, che non gli impedivano però di voler continuare a vivere da solo e a muoversi autonomamente.

La patente negata

Nell’agosto scorso era arrivata la decisione più dura da accettare: la commissione medica dell’Ulss 2 gli aveva negato il rinnovo della patente di guida. "È stato un colpo durissimo per lui – racconta il sindaco De Luca – era abituato a spostarsi in auto, a raggiungere gli amici. Mi chiedeva spesso: “Come farò adesso?”". Solo ieri, continua il primo cittadino, "mi ero fatto consegnare le chiavi della sua macchina, ma mi ha detto che le aveva perse. In realtà ne teneva una copia".

Il tragico schianto

Non è chiaro dove stesse andando quella mattina. A bordo della sua auto sono stati trovati alcuni abiti, segno che forse si stava recando fuori provincia, magari a trovare un conoscente. Un automobilista che lo seguiva ha visto il suo SUV sbandare improvvisamente, procedendo a zig-zag. Poi l’impatto, fatale. Si ipotizza che l’85enne sia stato colto da un malore improvviso, forse un infarto, che non gli ha lasciato scampo.

L’ultimo viaggio

Con la sua morte si chiude la storia di un uomo che aveva fatto dell’indipendenza il proprio stile di vita.

Un “scapolo d’oro”, come lo chiamavano in paese, che aveva girato il mondo costruendo ponti e cantieri, e che nonostante le difficoltà aveva sempre cercato di restare padrone del proprio destino.

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