
Chico Forti potrebbe presto tornare un uomo libero. Condannato all’ergastolo negli Stati Uniti per l’omicidio di Dale Pike, l’ex produttore televisivo è in attesa della decisione del Tribunale di Sorveglianza, chiamato a valutare la richiesta di liberazione condizionale presentata dal collegio difensivo di Forti. La decisione dovrebbe arrivare tra oggi e domani. Secondo quanto riportato dall’Arena, per i suoi legali, Forti avrebbe inoltre scontato negli Usa quasi cinque anni di carcere in più rispetto alla pena prevista in Italia per lo stesso reato.
Al centro di una vicenda giudiziaria che ha diviso l’opinione pubblica tra innocentisti e colpevolisti, Forti ha scontato venticinque anni di carcere nel Dade Correctional Institution di Florida City e, dopo il rientro in Italia nel maggio del 2024, un anno e mezzo nel carcere di Montorio, nel veronese. La richiesta è stata avanzata sulla base dell’art. 176 del codice penale che prevede la possibilità della condizionale dopo un lungo periodo di detenzione.
Come già registrato in Florida, Forti ha dimostrato un comportamento ineccepibile nel carcere di Montorio e ha usufruito regolarmente di permessi per visitare l’anziana madre nella sua Trento. Un detenuto “modello”, dunque, che gli ha consentito di dedicarsi a diverse attività all’interno del carcere, basti pensare al corso da pizzaiolo o alla possibilità di frequentare la biblioteca e di scrivere la sua autobiografia. Ora la palla è passata al Tribunale di Sorveglianza, che dovrà valutare la sua condotta e il suo percorso di riabilitazione: in caso di esito positivo, Forti potrebbe tornare a casa, dove lo aspettano i familiari, a partire dalla madre 97enne.
"Ieri c'è stata una udienza presso il Tribunale di sorveglianza per discutere sulla concessione della libertà condizionale a Chico. Abbiamo fondate speranze che gli venga concessa dopo 27 anni di reclusione, l'ultimo passato al carcere di Montorio a Verona" le parole all'Ansa di Gianni Forti, zio di Chico Forti. "In tutto questo tempo la condotta di Chico è stata irreprensibile" ha aggiunto: "Per cui dovrebbe aver diritto alla scarcerazione come previsto dal nostro ordinamento giudiziario, perché gli sono stati riconosciuti gli anni passati in carcere in Florida e soprattutto perché non è mai stato considerato una persona pericolosa come potrebbe risultare dalla condanna". Secondo lo zio del detenuto "la decisione del tribunale dovrebbe essere presa entro qualche giorno.
Speriamo che sia la fine di un un incubo di angoscia e sofferenza che dura ormai da un quarto di secolo, per Chico ma anche per la sua famiglia, a cominciare dalla sua anziana madre e per i suoi tre figli, che non ha più rivisto da quando è stato recluso. All'epoca avevano 1, 3 e 5 anni".