I punti chiave
Un vero e propro blitz ecologico da parte della sigla "Extinction Rebellion" i cui esponenti hanno messo del colorante verde all'interno della fontana di De Ferrari a Genova. L'operazione è terminata dopo che gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta "Fermare l'ecocidio".
Cosa è successo nelle altre città
Il blitz nel capoluogo ligure non è certamente isolato ma è stato organizzato in contemporanea in altre città italiane all'interno di una campagna del collettivo che oggi ha preso vita con la "coloratura" temporanea per mezzo della fluoresceina, un sale innocuo regolarmente utilizzato nei fiumi e nei mari per tracciare le perdite degli acquedotti di fontane, fiumi e laghi. Stessa sorte anche a Trieste dove alcuni attivisti di "Extinction Rebellion" hanno tinto di verde le acque del canale di Ponterosso srotolando uno striscione. Sette persone sono state poi accompagnate in questura per essere identificate.
Azioni in contemporanea, però, si sono svolte anche a Torino dove è stato colpito i fiume Po ai Murazzi, a Bologna (il Reno nel Canale delle Moline), a Milano (la Darsena ai Navigli), a Parma (il torrente Parma) e il fiume Tara a Taranto. In altre città, invece, la protesta ha riguardato direttamente acque di mare come nel caso di Venezia con il Canal Grande.
Sventato blitz a Roma
Otto attivisti di Extinction Rebellion, a Roma, non sono però riusciti nel loro intento perché intercettati dal Personale del Commissariato di polizia di Esposizione che erano impegnati nei controlli presso l’area verde a ridosso del laghetto dell’Eur.
A dare nell'occhio, questa mattina, l'arrivo dei primi esponenti che attendevano ulteriori rinforzi giunti sul posto dopo poco con zaini che, all’esito del controllo effettuato dagli agenti, hanno fatto emergere l’intento dei predetti di porre in essere un blitz che quasi certamente sarebbe terminato con la colorazione del laghetto e l'esposizione di uno striscione.