 
Nella sede di Parma di Gioventù Nazionale - il giovanile di Fratelli d'Italia - un gruppo di ragazzi intona cori fascisti e inni al duce.
È quanto si vede nel video che sta facendo il giro del web, suscitando polemiche e sdegno. Le immagini riprese mostrano i giovani militanti cantare a gran voce al di fuori della sede.
Secondo una prima ricostruzione l'episodio sarebbe datato 28 ottobre - anniversario della marcia su Roma - e il luogo Borgo del Parmigianino, in centro. La canzone: "Me ne frego". Nel video si sente la parte: "Se il sol dell'avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man!". Poi i cori per il Duce.
La condanna dei dem
Un evento che ha scatenato la polemica politica. Michele Guerra - sindaco di Parma - è intervenuto commentando che "i valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d'Italia".La segretaria dem Elly Schlein ha commentato: "Aspettiamo di sentire una presa di distanza dalla presidente del Consiglio. O forse tacerà anche questa volta?"
Dal Partito Democratico di Parma arriva la nota di condanna con il capogruppo in consiglio comunale Sandro Campanini: "Non è più possibile nascondersi dietro un dito, ci aspettiamo dai parlamentari locali di FdI e da Meloni parole chiare e inequivocabili di condanna e di radicale presa di distanza".
Anche l'europarlamentare Sandro Ruotolo ha commentato l'episodio: "A Parma, nella sede di Fratelli d’Italia, nella ricorrenza della Marcia su Roma, si inneggia al Duce, si cantano cori fascisti. Le radici non mentono. Presidente Meloni, che fa stavolta? Tace o condanna? Prende provvedimenti oppure fa finta di nulla come sempre?". Lo dichiara Sandro Ruotolo, europarlamentare e membro della segreteria Pd.
"Cori fascisti e inneggianti al duce sono stati sentiti nella sede di Fdi di Parma. È intollerabile questa pratica diffusa da parte dei militanti di Fdi, senza che i vertici del partito e la stessa Premier prendano le distanze. La cultura fascista attraversa ancora la base del principale partito al governo dell’Italia, come la fiamma è ancora nel suo simbolo. Ricordiamo a Giorgia Meloni di aver giurato sulla Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta antifascista: per quanto ancora potrà tacere e acconsentire?". Attacca la senatrice bolognese del Pd, Sandra Zampa.
La risposta di Fdi
Da via della Scrofa i vertici del partito di Giorgia Meloni hanno voluto ribadire la loro estraneità, confermando che "si è proceduto al commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma per motivi di incompatibilità politica". Giovanni Donzelli - responsabile del dipartimento organizzativo di Fdi - ha spiegato: "Gioventù Nazionale aveva già provveduto al commissariamento prima della pubblicazione del video".
Il presidente di Gioventù Nazionale Fabio Roscani ha fatto sapere che "appena appreso il fatto" il giovanile ha commissariato "la federazione provinciale di GN di Parma, comunicandolo con una nota nelle prime ore del mattino e ben prima della pubblicazione del video. Abbiamo dimostrato con nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c'è spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia".
Poi l'attacco ai dem: "Non accettiamo lezioni dalla sinistra e aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico una parola di condanna per quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse".