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"Ecco come si capisce quando una fonte sta mentendo"

Alessandro Galimberti - già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, presidente dell’Unione cronisti italiani e giornalista d’inchiesta del Sole 24 - spiega come usare correttamente le fonti e qual è il vero valore aggiunto della Newsroom Academy

"Ecco come si capisce quando una fonte sta mentendo"

Spesso la riuscita delle inchieste più scomode dipende dall’avere dei buoni informatori. Ma quello con le fonti è un rapporto delicato e non privo di insidie, dove la poca esperienza e la fretta di rincorrere il “demone dello scoop a tutti i costi” possono giocare brutti scherzi. Ne abbiamo parlato con Alessandro Galimberti - già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, presidente dell’Unione cronisti italiani e giornalista d’inchiesta del Sole 24ore - che ci ha dato qualche anticipazione dei temi di cui parlerà alla masterclass di video-giornalismo investigativo di The Newsroom Academy.

Quanto contano e come si trovano gli informatori giusti?

Più che informatori è importante avere buone fonti. Mi spiego: l'informatore è chi ti dà l'imbeccata - giusta o meno spetta a te capirlo, coltivandola – ma fidarsi ciecamente dell’informatore presenta molti più rischi che vantaggi. Il primo dei quali è che lui/lei persegue un interesse personale o di gruppo, che (quasi) mai coincide interamente con gli scopi del giornalismo: terzietà, completezza, assenza di interessi collaterali.

Come si verifica la soffiata di una fonte?

La soffiata ha sempre bisogno di adeguata verifica e controverifica, perché quasi mai è priva di un tornaconto personale o “di gruppo”, e molto spesso ha dei mandanti che si attendono sviluppi automatici, e tutti a loro vantaggio ovviamente. Quindi si va alle fonti, le si interpella, e in caso di diniego si cercano percorsi paralleli o tangenziali per la dimostrazione dell’ipotesi di lavoro.

GESTIRE LE PROPRIE FONTI È FONDAMENTALE PER UN BUON GIORNALISTA.
NE PARLEREMO QUI...

Quale è, se c’è, il limite nelluso di uninformazione passata dalla fonte?

È nell’interesse pubblico delle cose che vengono scritte, nel rispetto della persona narrata (anche della meno rispettabile) e nel separare i fatti dalla morale, meglio ancora dal moralismo. Il giornalismo è essenzialità, di pensiero, di racconto e di parola. Non invece un ozioso esercizio di suggestioni e di allusioni, nella migliore delle ipotesi.

Quali sono i segnali che smascherano una fonte non attendibile?

L’esperienza mi direbbe l’eccesso di foga, l’eccesso di zelo, la strabordante mole di informazioni riversate per convincere l’interlocutore. E comunque è tassativo il lavoro in back office anche su chi dice, o si propone, di aiutarti a disvelare chissà quale scoop. Raramente è portatore di semplice filantropia giornalistica.

Ti è mai capitato di esserti sbagliato su un informatore?

Purtroppo sì, è l’esperienza che insegna. Un pubblico ufficiale (forze dell’ordine, non dirò il corpo di appartenenza) mi svelò un arresto nell’ambito di una complessa indagine su un omicidio in ambito di criminalità organizzata e di traffici internazionali. L’arresto era effettivamente avvenuto, il problema fu che rivelandolo quando non erano maturi i tempi permisi alla banda – del tutto inconsapevolmente, come è ovvio – di prevenire tutti i successivi atti di indagine.

Com’è finita?

L’ufficiale “canterino” era un associato esterno di quel gruppo criminale. Capisci perché da allora consiglio sempre sangue freddo, e di non farsi prendere dal demone dello scoop a tutti i costi?

Un aneddoto che ti riguarda e che, secondo te, fotografa il rapporto complesso del giornalista investigativo con le proprie fonti.

Quello appena citato mi sembra esaustivo. Il giornalismo è un lavoro che ti mette alla prova ogni giorno: umiltà, applicazione, concentrazione. Se pensi di essere diventato un fenomeno, sei a rischio precipizio in qualsiasi momento.

Alessandro Galimberti sarà ospite della masterclass in video giornalismo di inchiesta della Newsroom Academy.

Iscriviti al corso e se hai dubbi, domande, contattaci via mail: academy@ilgiornale-web.it o via telefono 028566445

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