Etna, crolla parte del cratere: nube eruttiva alta chilometri

Il risveglio notturno del vulcano si è intensificato nelle ultime ore: i boati fanno tremare le case. L’ultimo bollettino segnala “allerta rossa”

Etna, crolla parte del cratere: nube eruttiva alta chilometri
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Il risveglio notturno dell’Etna si è intensificato nelle ultime ore. Una consistente e alta nube eruttiva sovrasta il vulcano: secondo quanto riportato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia osservatorio etneo di Catania, a provocare la nube alta alcuni chilometri sarebbe stato un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del cratere di Sud-Est.

In base alla primissima ricostruzione, il materiale caldo non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone. Contestualmente, l'attività esplosiva dal cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Secondo gli esperti, il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti. Già in precedenza erano state segnalate esplosioni stromboliane di intensità crescente e quasi continue.

I boati stanno facendo tremare le case della zona. "L'attività alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del Cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove. Dal punto di vista sismico i valori dell'ampiezza del tremore sono attualmente elevati con tendenza ad un ulteriore aumento" quanto riportato dall'INGV: "La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell'area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 metri sopra il livello del mare. L'attività infrasonica risulta elevata sia per quanto riguarda il tasso di accadimento che per l'energia degli eventi che sono localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est”.

L’istituto etneo ha aggiornato l’avviso per l’aviazione - il Vona (Volcano observatory notice for aviation) – e ha emesso l’allerta rossa, il livello più alto. Per il momento l’attività eruttiva dell’Etna non impatta sull'operatività dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania. "Ho sentito ora l'Ingv, è tutto normale e sotto controllo" il primo commento di Enrico Tarantino, sindaco di Catania: "Non c'è alcuna criticità, è un fenomeno che si ripete e, tra l'altro, alla luce del monitoraggio del vulcano era già previsto ed era stato impedito l'accesso delle aree sommitali. È la nostra montagna, che ormai abbiamo iniziato a conoscere in ogni sua manifestazione".

Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani sta "seguendo tramite la Protezione civile regionale l'evoluzione della situazione sull'Etna", ricevendo assicurazioni sul fatto che "al momento non ci sono pericoli per la popolazione". Il governatore ha tenuto a ringraziare "gli operatori della Protezione civile, le autorità locali e gli esperti dell'Ingv per l'immediata attivazione dei protocolli di monitoraggio e sicurezza": "La Regione è pronta a intervenire, se necessario, con ogni mezzo a tutela della popolazione e del territorio".

Il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina raccomanda "la massima precauzione agli escursionisti" e di "evitare l'area sommitale del vulcano fino a nuovo aggiornamento, in considerazione della potenziale evoluzione del fenomeno".

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