Si torna a parlare della famiglia nel bosco, dato che nella giornata di domani - martedì 16 dicembre - si terrà l'udienza presso la Corte d'Appello all'Aquila durante la quale i giudici dovranno esprimersi sul reclamo presentato dai legali di Catherine e Nathan Trevallion. La speranza di tutti è che i piccoli possano tornare a casa, ma in questi giorni sono comunque emerse delle criticità.
L'ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell'Aquila risale allo scorso 13 novembre, ed è ormai un mese che la famiglia vive separata. Il tribunale ha deciso di sospendere la responsabilità genitoriale dei due adulti e di trasferire altrove i bambini (che attualmente si trovano in una casa famiglia a Vasto) per tutelare la sicurezza dei minori e garantire loro un ambiente sicuro e stimolante per la crescita psico-fisica e sociale. Erano infatti state rilevate evidenti criticità dal punto di vista sanitario, ma anche educativo. Nella giornata di domani, la Corte d'Appello dovrà decidere se i bambini potranno riunirsi ai genitori.
In questi giorni di osservazione, sono emerse evidenti carenze proprio sul fronte dell'istruzione. Stando a quanto dichiarato dalla tutrice dei bambini, i piccoli non sanno leggere e stanno imparando l'alfabeto. La bambina più grande sa a malapena scrivere il proprio nome. E soltanto sotto dettatura. Chi si sta occupando dei minori ha fatto sapere che il periodo di osservazione è ancora troppo breve per poter giudicare il superamento di tutte le criticità segnalate.
Per quanto riguarda i problemi relativi all'alloggio, la famiglia ha ora a disposizione una casa temporanea nella quale trasferirsi in attesa che siano ultimati i lavori di ristrutturazione del casolare nel bosco. Dunque, almeno da questo punto di vista, si è trovata una soluzione. Catherine ha inoltre fatto sapere che è a sua disposizione un conto corrente in Australia intestato ai figli. Su quel conto corrente viene versato denaro da parte dei parenti: il denaro messo da parte garantisce una sicurezza economica per i bambini.
Il caso ha inoltre ottenuto l'attenzione delle autorità australiane, che nei giorni scorsi hanno raggiunto la famiglia. C'è grande attesa, dunque, per la giornata di domani.
"Spero che 'i bambini della casa nel bosco' possano tornare a casa per Natale, mi vergogno per quegli assistenti sociali, mi piacerebbe che avessero la stessa solerzia per liberare i bambini che vivono nello schifo dei campi rom invece di andare a rompere le palle nei boschi a persone perbene", ha dichiarato Matteo Salvini.