Nazionale

Finale con rissa in Coppa Italia. Insulti, spintoni e cori razzisti: cosa è successo durante Juve-Inter

Quattro le espulsioni al termine dell’incontro di andata della semifinale. Lo staff di Lukaku accusa: "Gli insulti razzisti rivolti dai tifosi della Juventus a Romelu Lukaku sono ben oltre il tollerabile"

Finale con rissa in Coppa Italia: insulti, spintoni e cori razzisti in Juve-Inter
Tabella dei contenuti

È accaduto di tutto nel turbolento finale di partita tra Juventus e Inter. Una rissa furibonda tra calciatori bianconeri e nerazzurri, dopo il triplice fischio dell’arbitro, ha contraddistinto l’incontro di andata delle semifinali di Coppa Italia, terminato con il punteggio di 1-1 dopo 94 minuti noiosi. Si è giocato poco al calcio allo Stadium di Torino, ma in compenso non sono mancate le emozioni per il discutibile comportamento in campo dei giocatori di entrambe le squadre.

La rissa

Quattro i cartellini rossi: dopo l’espulsione di Romelu Lukaku allo scadere della partita, per un secondo giallo dopo la sua esultanza provocatoria nei confronti dei tifosi juventini, è toccato a Samir Handanovic e a Juan Cuadrado dover abbandonare il campo. Poi ci c'è stato anche il rosso per il nerazzurro Danilo D'Ambrosio. Tutto è iniziato dopo il gol su rigore proprio di Lukaku al 94esimo. Il calciatore belga, beccato con cori razzisti nel corso dell’intera partita dai supporter bianconeri, ha esultato portando l’indice sul naso e urlando ai tifosi di stare muti. L’arbitro se ne è accorto e ha ammonito per la seconda volta il nerazzurro, che così è stato espulso.

Il clima allo Stadium si era già acceso, ma al fischio finale, dopo pochi secondi, è esploso il parapiglia. Cuadrado e Handanovic si sono parlati a muso duro; a un certo punto sembrava quasi che avessero chiarito, ma improvvisamente gli animi si sono scaldati; tra i due sono cominciati a volare insulti e ci sono stati spintoni e colpi proibiti. Attorno a loro si è formato un capannello di calciatori e dirigenti, tanto che l’arbitro è stato costretto a sventolare altri cartellini rossi, questa volta a Cuadrado e Handanovic, per cercare di riportare la calma. Il giocatore della Juventus, portato via con la forza, ha inveito più volte contro il direttore di gara.

Gli insulti razzisti

Non sono mancati neppure i consueti "buu" razzisti e i cori contro Lukaku da parte dei tifosi della Juventus. "Scimmia del c..." è l'insulto che si sente in un video postato sui social e fatto girare tra i tifosi bianconeri. Nel dopopartita c’è stata una coda polemica da parte dello staff del calciatore di colore. I dirigenti della Roc Nation Sports International, l'agenzia che segue il giocatore, hanno dichiarato: "Gli insulti razzisti rivolti dai tifosi della Juventus a Romelu Lukaku sono ben oltre il tollerabile. Romelu ha segnato un rigore nel recupero: prima, durante e dopo è stato oggetto di abusi razzisti ostili e disgustosi. Ha festeggiato nello stesso modo in cui ha esultato per i gol precedenti, la risposta dell'arbitro è stata un'ammonizione. Romelu merita le scuse della Juventus e mi aspetto che la Lega Serie A condanni immediatamente il comportamento di questo gruppo di tifosi della Juventus. Le autorità italiane colgano questa opportunità per contrastare il razzismo, piuttosto che punire la vittima dell'abuso”.

Il pugno

Ad essere espulso per proteste dopo la fine dell’incontro è stato anche D’Ambrosio dell’Inter. Ma a far discutere è stato un presunto pugno che Cuadrado avrebbe assestato sul volto di Handanovic. Le immagini commentate negli studi televisivi dagli opinionisti non sono molto chiare, ma sembra che il colpo ci sia stato. Un video che sta girando sui social, in particolare, mostra il calciatore colombiano mentre alza il braccio e sgancia un pugno tra il volto e la spalla del portiere dell'Inter.

Insomma, c’è materiale in quantità sul tavolo del giudice sportivo che si dovrà pronunciare nelle prossime ore per le squalifiche dei calciatori espulsi.

Commenti