
Che l'esperienza di accoglienza migranti di Vicofaro fosse ormai giunta ai titoli di coda, appariva scontato ormai da un paio di mesi: prima l'ordinanza di sgombero della struttura che fino a poco tempo prima ospitava oltre un centinaio di migranti, poi il ricollocamento degli stessi in altre strutture e le operazioni di pulizia in vista delle opere di ristrutturazione degli spazi della parrocchia. Ma la parola "fine" è stata a quanto pare scritta nelle scorse ore: don Massimo Biancalani non è più il parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore a Vicofaro.
Lo ha deciso la Diocesi di Pistoia, stando a quanto riporta il quotidiano Il Manifesto. Al "parroco dei migranti" sarebbe stato affidato un nuovo incarico: dovrebbe infatti essere il nuovo direttore dell’ufficio missionario diocesano. Un cambiamento che appare come una vera e propria rimozione, anche se il nuovo incarico potrebbe essere interpretato come una sorta di avanzamento di carriera.
L'esperienza di accoglienza negli spazi della chiesa della frazione pistoiese era di fatto già terminata: nelle scorse settimane vi è stato infatti il trasferimento di tutti gli ospiti della struttura in locali più piccoli e organizzati, dislocati in tutta la provincia. E successivamente, gli abitanti del quartiere avevano segnalato a ilGiornale.it quintali di rifiuti tra indumenti, coperte, materassi ed oggetti vari usati per l'accoglienza accatastati davanti alla chiesa. A loro dire, chi si è occupato delle pulizie in vista dei lavori di ristrutturazione degli spazi della parrocchia avrebbe trovato uno scenario ancor più complicato, fra ratti e pareti interne annerite. Una situazione che i vicofarini considerano di fatto un lascito dell'esperienza di accoglienza di don Massimo Biancalani: più volte, negli ultimi otto anni, avevano segnalato criticità legate a episodi di degrado e micro-criminalità che loro imputavano a vari migranti ospiti della parrocchia avvicendatisi nel corso del tempo.
Il parroco, da parte sua, aveva riconosciuto alcune problematiche dell'accoglienza, ma le aveva attribuite anche al sostegno secondo lui insufficiente da parte delle istituzioni. Che il rapporto tra don Biancalani e la Diocesi di Pistoia potesse essersi incrinato si era intuito già dal duro comunicato con cui il vescovo Fausto Tardelli replicò, pochi mesi fa, all'invettiva del prete dei migranti sullo sgombero.
Mai, prima di allora, monsignor Tardelli aveva criticato apertamente don Massimo, difendendolo anzi in più occasioni e mantenendolo a Vicofaro nonostante le sollecitazioni di diversi residenti e parrocchiani. Manca a questo punto solo l'ufficialità da parte della Diocesi di Pistoia, che potrebbe arrivare a breve.