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Il fratello di Marisa Leo: "Mia nipote non sa ancora nulla, non ho le parole per dirglielo"

La Procura di Marsala ha disposto degli accertamenti balistici sulle armi ritrovate nell'auto di Angelo Reina, l'imprenditore 42enne che si è ucciso dopo avere ammazzato la ex compagna, Marisa Leo di 39 anni. Intanto il fratello della vittima dovrà raccontare a sua nipote cosa è successo ai genitori

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Il giorno dopo il silenzio è assordante, perché quello che è successo ieri nelle campagne tra Mazara del Vallo e Marsala ha lasciato qualcosa di ineluttabile. Marisa Leo non c'è più, Angelo Reina idem. Resta solo la loro bimba, al momento ignara di tutto. Il fratello di Marisa, Mauro Leo, ha parlato al Corriere della Sera e ha detto:"Alla bimba ho dovuto dire che la mamma è al lavoro - racconta -, già è stato difficile doverlo raccontare ai miei genitori, non è per nulla facile doverlo raccontare a chi ha perso i genitori. Non ho le parole per dirle quello che è successo". Per il fratello della vittima, stamattina in questura a Trapani, "il copione di queste tragedie è sempre lo stesso. I giornali scrivono sempre lo stesso pezzo. E noi tutti non avvertiamo la gravità del pericolo. C'è quasi sempre un uomo che non si rassegna a vedere la sua donna indipendente. Incapace di capire che quando cessa l'amore si possono avere rapporti civili e ognuno può decidere la propria strada, la propria vita. E c'è sempre una donna convinta che a lei non possa accadere quanto legge sui giornali. Sì, eravamo arrivati alle denunce. Ritirate perché mia sorella ha sempre sperato di mantenere quei rapporti civili. 'Per fare crescere bene la nostra bimba, diceva".

"Crescerò mia nipote come fosse mia figlia"

Poi la fine del rapporto e quel barlume di speranza nel tentare di ricucire i rapporti perché c'era la bambina nel mezzo. Mauro Leo dice: "Mia sorella si illudeva, ma nelle ultime settimane deve avere capito che la cosa non andava. Certo, le dicevamo di stare in guardia. Ma quello era sempre il papà della bimba. E peraltro si presentava sempre col sorriso. Anche davanti a me che, come Marisa, speravo, mi illudevo, senza potere immaginare cosa gli macinava in testa...Adesso crescerò la mia nipotina come fosse mia figlia". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi in visita a Palermo ha voluto ribadire la vicinanza alla famiglia. "Contro i femminicidi si può fare molto, soprattutto dal punto di vista culturale: è importante parlarne e sono importanti i messaggi come quello inviato dal presidente della Repubblica. Noi perseguiamo e reprimiamo questi reati con la legge e con l'opera delle forze dell'ordine, ma bisogna puntare sempre di più sulla scuola e sui modelli culturali per fare in modo che questo fenomeno sia sempre più estraneo alla nostra civiltà".

Esami balistici sulle armi

La Procura di Marsala ha disposto degli accertamenti balistici sulle armi ritrovate nell'auto di Angelo Reina, l'imprenditore 42enne che si è ucciso dopo avere ammazzato la ex compagna, Marisa Leo di 39 anni. La donna è stata raggiunta da almeno due o tre colpi di fucile allo stomaco, mentre l'uomo si sarebbe ucciso con una pistola. "Sono sempre donne vittime di omicidi efferati, strappate alla vita per mano di persone a loro vicine - afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia. Un familiare, come anche in questo caso. Ecco perché, davanti a simili tragedie è sempre più indispensabile affrontare concretamente il tema della violenza contro le donne. Donne e uomini insieme, perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società”."Sono sempre donne vittime di omicidi efferati, strappate alla vita per mano di persone a loro vicine - afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia. Un familiare, come anche in questo caso. Ecco perché, davanti a simili tragedie è sempre più indispensabile affrontare concretamente il tema della violenza contro le donne.

Donne e uomini insieme, perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società”.

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