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"I silenzi di parte...". La Segre lo denuncia, chef Rubio rincara la dose

Lo chef del piccolo schermo mette nel mirino anche la Murgia: "Mi aveva chiesto aiuto, ora mi ha bloccato"

"I silenzi di parte...". La Segre lo denuncia, chef Rubio rincara la dose

Chef Rubio nuovamente nella bufera. Lo chef del piccolo schermo rientra nell’elenco delle 24 persone denunciate da Liliana Segre per insulti e minacce online. Già noto per le sue posizioni oltranziste, il trentanovenne di Frascati aveva puntato il dito contro il “vergognoso silenzio sistematico” su quella che bollava come “pulizia etnica” contro i palestinesi in Israele. Ricordiamo che il cuoco era stato già denunciato tre anni fa per istigazione all’odio razziale per aver definito “abominevole” lo stato di Israele.

Chef Rubio risponde alla denuncia

La notizia della denuncia di Liliana Segre ha fatto il giro del web nel giro di poche ore, Chef Rubio non ci ha messo molto a prendere posizione. “Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio?”, il suo j’accuse:“I silenzi di parte sono odio, non chi resiste”. Presente, a fine tweet, la bandiera palestinese. E ancora, Chef Rubio ha definito "ovvio" il sostegno della Segre alla causa sionista, palesato proprio attraverso la denuncia.

Con un filo di vittimismo, Chef Rubio ha poi denunciato di essere perseguitato dalla presunta mafia sionista, ribadendo di non aver ricevuto alcuna notifica della denuncia della senatrice a vita. Questa la teoria dell’ex rugbista: “Comunque volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto”.

Nel mirino anche la Murgia

Ovviamente non è finita qui. Come un fiume in piena, Chef Rubio ha messo nel mirino anche Michela Murgia. Un’invettiva mirata, chirurgica, tra richieste di aiuto e pseudo-oscuramenti social. Il volto televisivo, infatti, ha rivelato di aver ricevuto in passato una richiesta di sostegno da parte della Murgia “quando l’avevano attaccata per Hamas”: “Mi raccontava che il suo non sostenermi era dovuto al suo non stare bene e che l’avrebbe fatto. Questo è il sostegno? Bloccarmi senza motivo? Sono disgustato”, con tanto di screen.

Oltre ad aver smascherato la ricerca di alleati social della giornalista di sinistra, lo chef ha rincarato la dose contro la Segre, sottolineando di non voler fare passi indietro. Appuntamento alla prossima puntata

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