
Scontri all'aeroporto di Firenze Peretola tra polizia e manifestanti durante il corteo indetto dal Collettivo di Fabbrica ex Gkn, che ha unito anche i temi legati alla Palestina. Il corteo è partito dal Polo delle Scienze Sociali di Novoli che sorge là dove fino agli anni '80 era ubicata la fabbrica Fiat poi diventata Gkn e trasferita a Campi Bisenzi ma ha poi raggiunto l'aeroporto di Firenze-Peretola. Secondo la Questura ci sono circa 4mila persone alla manifestazione, il doppio per gli organizzatori, organizzata per accendere un faro sulla reindustrializzazione della fabbrica a Campi Bisenzio.
Una folta frangia di manifestanti si è staccata dal corteo ha premuto sulle porte d'accesso dell'aeroporto, dove erano schierati gli agenti di polizia in tenuta antisommossa, costretti a effettuare alcune cariche di alleggerimento per impedire che i manifestanti riuscissero a entrare. La pressione esercitata però è stata così forte che il gruppo è riuscito a sfondare il cordone di polizia, nonostante il blocco, e a raggiungere l'area partenze dello scalo. Gli scontri sono stati forti, un manifestante pare sia fermato dopo aver cercato di colpire con alcuni pugni gli agenti. Durante l'avanzata, i manifestanti hanno spostato diverse panche dell'aeroporto per bloccare l'avanzata degli agenti. Tra le bandiere non sono mancate quelle della Palestina. L'azione degli agenti ha impedito ai manifestanti di entrare in pista.
Successivamente, i manifestanti hanno occupato l'autostrada
A11 costringendo le autorità a chiudere il tratto tra Firenze-Peretola e Sesto Fiorentino in direzione di Pisa. Si registrano code in direzione di Firenze. Ci sono alcuni feriti derivanti dagli scontri.