
Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria noto come "Er Viperetta", è profondamente scosso e amareggiato. Domenica pomeriggio, mentre l’imprenditore e la sua famiglia erano assenti, una banda di ladri ha fatto irruzione nel suo appartamento, situato a pochi passi da piazza di Spagna a Roma. Il bottino supera i 300 mila euro. La polizia ha avviato le indagini per far luce sull’accaduto.
La sua testimonianza
Sentito dal Messaggero, Ferrero si è detto molto amareggiato: "Sto male, molto male - ha spiegato - Sono sconvolto perché hanno distrutto l'appartamento e preso qualsiasi cosa ci fosse dentro. A casa stiamo piangendo tutti per il dolore. Ma io sono anche arrabbiato: è inammissibile subire tutto questo. Non possiamo ancora permettere che i ladri riescano a intrufolarsi indisturbati in casa delle persone".
I fatti
"Erano circa le 19.30 - spiega l'ex patron della Sampdoria - quando io e mio figlio, rientrando a casa, abbiamo scoperto tutto. Non ce ne siamo resi conto subito perché la banda non è entrata dalla porta principale, quella non è stata forzata. Io infatti l'ho aperta senza problemi, ma un secondo dopo essere entrato in casa mi sono trovato davanti a una scena allucinante. Era tutto completamente a soqquadro, con diversi oggetti distrutti. Inclusa la portafinestra dalla quale hanno fatto irruzione".
Il furto
Il bottino è veramente importante oltre 300mila euro. "Mi hanno portato via tutto - racconta - I gioielli di mia moglie e almeno dieci borse di grande valore, economico e affettivo. Tra queste infatti ce ne era anche una di Hermès che era di mia madre: una perdita enorme. Poi i miei vestiti, scarpe incluse, e tantissime maglie legate al mio passato nel mondo del calcio. Non solo quelle della Sampdoria, ma anche una di Totti. Era la maglia che indossava prima di ritirarsi. Hanno messo tutto dentro a tre enormi valigie e sono andati via. Per questo faccio un appello affinché restituiscano almeno le cose di valore affettivo. Cosa ci fanno tanto?".
Potrebbe trattarsi di una banda
Ferrero non esclude l'ipotesi che fosse una banda organizzata: "Non sono stati ancora identificati, ma la polizia ha già acquisito le immagini di videosorveglianza di casa dove si vede chiaramente tutto. Erano tre donne, una forse incinta. Con loro c'era anche un uomo con i baffi che aveva un cappello in testa. Credo non fossero italiani e soprattutto che non fossero gli unici componenti del gruppo. Per me sono di più: hanno sicuro un basista".
E ancora, pensa che il furto fosse stato pianificato da tempo: "Anche perché dalle immagini ho anche visto che prima di fare irruzione hanno citofonato per esser certi che non ci fosse nessuno in casa. Poi sono entrati in azione. Le telecamere li hanno ripresi perfettamente, anche la persona che si è arrampicata fino alla finestra. Spero davvero che li prendano il prima possibile e data la professionalità delle forze dell'ordine penso che sarà così".
L'allarme in casa
La casa era fornita di allarme ma i ladri sono riusciti a disattivarlo: "Per questo sono convinto che si tratti di una banda organizzata e specializzata in colpi di questo tipo. Penso che avessero pianificato tutto da tempo per poi agire a colpo sicuro. In questa zona infatti ci abitano altre persone famose. Lo sanno quindi che possono trovare ingenti bottini.
Per questo credo che alcune zone andrebbero presidiate maggiormente dalle forze dell'ordine. Possibile che una banda di malviventi riesca a rubare in pieno centro e in pieno giorno senza che nessuno se ne accorga?".