"Mi hanno ammazzato il cane a pedate". L'orrore dei ladri dopo il furto

Il racconto choc di Alberto Di Pietro a Quarta Repubblica: "Adesso prendo il porto d'armi"

"Mi hanno ammazzato il cane a pedate". L'orrore dei ladri dopo il furto
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La storia di Alberto Di Pietro è incredibile. Imprenditore, titolare di una catena di pizzerie, ha subito un furto ed ha vissuto momenti di autentico terrore. Un mese fa, una banda di ladri è entrata nella sua casa, ha ripulito l'appartamento e ha ammazzato a pedate uno dei quattro cani.

Succede a Fiumicino, vicino Roma, verso le due di notte. Inizio aprile. In casa ci sono lui, la moglie e due figlie. “Ero appena andato a letto - racconta Di Pietro a Nicola Porro - Apena mi sono sdraiato in camera, ho sentito subito i cani abbagliare. Premetto che ho due cani da guardia esterni, che controllano il giardino, e due chihuahua”. Sentiti i rumori, l’imprenditore si alza dal letto, va nel salone e si ritrova davanti un uomo incappucciato e con i guanti. “L'istinto è stato quello di andargli addosso, ma più che altro perché non ho realizzato bene quello che stava succedendo - racconta -. Poi mi sono reso conto che c'era una pistola, e nello stesso momento sono entrate altre due persone, sempre armate”.

Lì inizia l’incubo vero e proprio. “Mi hanno buttato per terra e hanno immobilizzato fingendo di essere della polizia. In quel momento mia figlia si è chiusa in camera e uno dei banditi, sentendo il rumore, è partito sulle scale e ha sfondato la porta”. L’uomo incappucciato entra nella camera e butta a terra la ragazza che stava provando a telefonare alla polizia. “Mi è preso il panico - continua Di Pietro - perché ho pensato che la faccenda potesse degenerare. Invece poi ho visto mia figlia scendere, con il malvivente che la teneva per un braccio. È stato l'unico momento in cui ho potuto vederla perché poi dopo io non ho visto più nessuno”. I ladri, infatti, vanno nella camera matrimoniale, svegliano la moglie e poi passano all'altra figlia. Lui e la famiglia vengono divisi in stanze separate.

L’uomo viene legato. I banditi vogliono sapere dove era la cassaforte. Mettono a soqquadro la camera della figlia e il resto della casa, scardinando addirittura le prese per essere sicuri che la cassaforte non fosse lì. Alla fine se ne vanno con un bottino da qualche migliaia di euro. Tutto qui? No. Perché prima di lasciare l’appartamento i malviventi prendono a calci uno dei chihuahua e lo ammazzano a pedate per poi gettarlo oltre la recinzione.

Gli altri, quelli da guardia, li fanno invece scappare. Un dolore immenso. A cui adesso Di Pietro ha deciso di reagire: presto si prenderà il porto d’armi. “Se ho deciso di farlo è perché l'intenzione mia la prossima volta è quella di sparare”. La rabbia è tanta.

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