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“Nessuna riflessione critica”. In carcere il 16enne che ha accoltellato la prof

Non ha saputo giustificare il suo gesto e i giudici hanno disposto la custodia cautelare in carcere per il 16enne, accusato di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione

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Per il 16enne che ha accoltellato la professoressa in una scuola di Abbiategrasso la procura dei Minori di Milano ha deciso di procedere con la custodia cautelare in carcere, dopo lo stato di fermo disposto nei giorni in cui il giovane si trovava in ospedale. Le accuse a suo carico sono di tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, e detenzione di armi finalizzata alla commissione del reato di tentato omicidio. Il coltello utilizzato per compiere l'aggressione era stato introdotto nella scuola, al pari della pistola ad aria compressa, all'interno dello zaino.

La professoressa ferita si trova ancora ricoverata in ospedale ma è fortunatamente fuori pericolo. Le indagini finora condotte hanno evidenziato che il ragazzo, durante la lezione, ha colpito la propria docente aggredendola alle spalle con il pugnale e ha interrotto l'azione solo quando la donna è riuscita a scappare, uscendo dall'aula. A quel punto, il mancato killer ha impugnato l'arma ad aria compressa e ha intimato ai suoi compagni, in evidente stato di choc, di lasciare la stanza. All'udienza di convalida dell'arresto di stamattina, l'indagato ha ammesso la propria responsabilità, non riuscendo a fornire una giustificazione per il gesto compiuto, e non ha formulato alcuna riflessione critica sulla gravità delle proprie azioni. Anche per questo motivo, oltre che per i gravi capi di imputazione a suo carico, il gip ha disposto la traduzione in carcere.

"L'auspicio è che il clamore mediatico rientri nel canale del fisiologico e doveroso diritto di cronaca, onde evitare una sovraesposizione delle parti coinvolte, a cominciare dal giovane indagato, ma soprattutto degli altri studenti, già molto scossi per l'episodio accaduto nella propria scuola", scrive il procuratore per i Minori di Milano, nella nota vergata per dare comunicazione degli sviluppi sul caso. A seguito delle analisi psicologiche e dei frettolosi allarmi che sono stati lanciati da esperti più o meno credibili e autorevoli, secondo il procuratore l'episodio va inteso come "isolato, non sintomatico o tendenziale del disagio e malessere diffuso in alcune fasce della popolazione giovanile e adolescenziale".

Sebbene questo rappresenti un caso limite, come spiegato dalla procura, le evidenze di una escalation di violenza nelle scuole ci sono.

Al di là della violenza di quanto accaduto ad Abbiategrasso, ha spiegato anche il ministro Valditara a Porta a Porta, "Le nostre statistiche dall'inizio dell'anno scolastico hanno calcolato circa 5 episodi di aggressioni ai docenti al mese e quasi la metà dei casi coinvolge persone adulte".

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