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"Non è il mio presidente". Attacca Mattarellaal corteo pro Palestina: carabiniere trasferito

Il militare: "Non riconosco Mattarella". Lo scambio di battute alla manifestazione di sabato a Milano. L'Arma lo ha trasferito

"Non è il mio presidente". Attacca Mattarella al corteo pro Palestina: carabiniere trasferito

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"Non è il mio presidente". Carabiniere attacca Mattarella al corteo pro Palestina

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Il botta e riposta tra la 93enne Franca Caffa, ex consigliere comunale di Rifondazione comunista e attiva manifestante pro Palestina, e il carabiniere in tenuta antisommossa presente al corteo non autorizzato di sabato scorso a Milano è diventato un caso. L'anziana donna si era rivolta al militare tra la folla chiedendogli: "Sa cosa ha detto Mattarella?". La risposta immediata del rappresentante delle forze dell'ordine, ripresa in un video da un passante, ha spiazzato gli attivisti. "Con tutto il rispetto, signora - ha detto il carabiniere - non è il mio presidente". La 93enne ha provato a incalzarlo. "No? - ha rintuzzato -. E di che Paese è?". La replica è stata risoluta:"No! Io non l'ho votato, non lo riconosco, non l'ho scelto io".

La frase del presidente Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in uno dei suoi interventi sul conflitto tra Israele e Palestina aveva invitato gli istraeliani a non negare ai palestinesi il diritto di avere anche loro uno Stato. Il dialogo in piazza tra l'anziana militante di sinistra e il carabiniere è stata filmata da un videomaker e si è diffusa rapidamente sui social media, provocando l'inevitabile reazione delle istituzioni.

La procura apre un fascicolo

La procura di Milano, infatti, aprirà un fascicolo sul carabiniere che ha affermato di non riconoscere Mattarella come il suo presidente. Prima si attende però l'informativa del comando provinciale di Milano. Dalla lettura e dall'analisi dei video circolati in rete il procuratore Marcello Viola valuterà quale eventuale ipotesi di reato si possa contestare al militare.

I provvedimenti del comando generale dell'Arma

Il comando generale dei carabinieri, intanto, ha fatto sapere che il militare sarà trasferito. "É stata già informata l'Autorità giudiziaria ordinaria e quella militare - c'è scritto in una nota diramata dai vertici dell'Arma - e nei confronti del carabiniere, con immediatezza, saranno tempestivamente adottati tutti i provvedimenti necessari, sia di natura disciplinare sia d'impiego, trasferendolo in incarico non operativo". In serata il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato che il carabiniere verrà sottosto a procedimento disciplinare.

La reazione

La 93enne Caffa ha raccontato al quotidiano la Repubblica quei momenti concitati. “Sono rimasta interdetta a quella risposta - ha dichiarato la donna - e dopo non mi ha più dato spiegazioni. Quel carabiniere deve riconoscere il presidente anche se non lo ha votato, per puro senso delle istituzioni. Davvero, mi ha molto sorpresa. Ed è stato un dialogo monco, però. Finito lì”.

Le scuse in serata

In serata è arrivato anche il dietrofront del militare: "Il presidente della Repubblica è il mio simbolo. Mi sono ritrovato a dire una frase stupida e non pensata veramente, sono mortificato", riporta Tgcom24, "Chiedo scusa, la mia priorità era togliere una signora anziana da problemi causati da eventuali cariche".

"Dovevamo caricare", ha continuato in sua difesa, "avevo pensato di immedesimarmi in quella signora anziana di fronte a me per poi portarla dietro al cordone delle forze dell'ordine e metterla in protezione, visto che la situazione in piazza si stava scaldando".

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