
La consegna di un proiettile in chiesa non è un avvenimento che passa inosservato, soprattutto a Caivano e al Parco Verde, zona in piena riqualificazione da parte del governo Meloni. Don Maurizio Patriciello è un avamposto di legalità laddove lo Stato per troppo tempo è stato assente, almeno fino a ora. Ed è forse proprio la presenza dello Stato a dare fastidio a qualcuno da quelle parti, perché la persona che è stata fermata oggi in chiesa durante la messa, un 75enne suocero di un boss di Caivano, affetto da problemi psichiatrici, non è la prima volta che viene attenzionata per lo stesso motivo.
A giugno 2024 era stato denunciato a piede libero in quanto dalla tasca del suo pantalone fuoriusciva un coltello e nei suoi confronti era stato emesso un avviso orale e attualmente si trova in caserma e la sua posizione è attualmente al vaglio. Un anno fa il 75enne ha cercato di avvicinarsi a don Patriciello al termine della messa, anche in quell'occasione confondendosi tra i fedeli. È in quell'occasione che gli uomini della scorta che da tempo gli è stata affidata hanno notato il coltello spuntare dalla tasca e sono intervenuti immediatamente per portarlo via e prevenire qualunque possibile atto di violenza, prima che potesse avvicinare il parroco.
Il clan a cui sarebbe legato il 75enne è uno dei pilastri del Parco Verde e stando alle cronache storiche pare che a ottobre del 2023 le donne del clan si riunirono all'esterno della chiesa di San Paolo Apostolo, la parrocchia di don Patriciello, minacciando un'occupazione che poi non è mai avvenuta per l'intervento delle forze dell'ordine. Proprio nella notte tra sabato e domenica ci sarebbero state due "stese" a Caivano che, secondo gli investigatori, potrebbero essere legate al clan a cui appartiene il 75enne.
"Il vescovo Angelo Spinillo e i sacerdoti, il popolo tutto della Diocesi di Aversa è vicino e solidale con don Maurizio Patriciello e con la comunità cristiana della parrocchia San Paolo al Parco Verde di Caivano, che ancora una volta, e in maniera più grave è oggetto di minacce e di assurde azioni intimidatorie", ha dichiarato in una nota della diocesi di Aversa.