Ramadan, islam in classe e permessi speciali: così le scuole affrontano il digiuno musulmano

Dalle lezioni "per l'inclusione" alle esenzioni per la mensa e agli incontri dedicati: nelle scuole entra di nuovo il Ramadan

Ramadan, islam in classe e permessi speciali: così le scuole affrontano il digiuno musulmano
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Il Ramadan ha inizio: il 28 febbraio è il giorno in cui, quest’anno, i credenti musulmani effettuano il primo giorno di digiuno e per il prossimo mese, fino al 29 marzo. Nelle scuole italiane si moltiplicano le iniziative legate a questo periodo sacro per i musulmani ma oltre alle azioni di supporto per gli studenti che decidono di digiunare, a Perugia si è andati oltre nelle iniziative, coinvolgendo tutti gli studenti in attività legate al mondo islamico. Con una circolare del 21 febbraio, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Perugia 8 ha inviato una circolare in cui “si invitano” le docenti e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado a ricordare la ricorrenza, considerata uno dei “Cinque Pilastri dell’Islam” con “sensibilità educativa e didattica”. L’istituto comprensivo agglomera scuole dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado.

Questa richiesta viene giustificata dal dirigente scolastico con le finalità di inclusione e viene poggiata sull’opuscolo “Orientamenti Interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti migratori” presentato dal ministero dell’Istruzione nel 2022, quando a guidarlo c’era Patrizio Bianchi. La circolare si chiude con l’augurio del preside che questa ricorrenza possa infondere serenità e speranza, insieme alle altre festività della tradizione cristiana che si susseguiranno nelle prossime settimane. A Barcellona Pozzo di Gotto, invece, nel pomeriggio del 27 febbraio, poche ore prima dell’inizio del digiuno, è stato organizzato l’incontro “Un ponte tra culture: il Ramadan raccontato dalla comunità musulmana” all’interno degli spazi dell’Istituto Commerciale “Nino Pino Balotta”.

Benché l’Islam non obblighi i giovani a digiunare fino all’età dello sviluppo, sono sempre più numerosi i casi di bambini che, già alle scuole elementari, seguono il Ramadan. Questo ha obbligato le scuole ad adeguarsi a questo nuovo corso, trovando soluzioni alternative per assecondare il volere dei genitori. La maggior parte delle scuole primarie e secondarie prevede che gli studenti di fede islamica che digiunano per il prossimo mese possano uscire dalla scuola durante l’orario della mensa, per evitare di doversi sedere al tavolo mentre i loro compagni consumano il proprio pasto. In alternativa possono rimanere a scuola ma dovranno trascorrere quel tempo in uno spazio separato sotto la supervisione di docenti e personale scolastico, come l’atrio o altre aule.

Sono sorte polemiche anche in questo caso, perché alcuni istituti, dietro consenso firmato dai genitori, autorizzano anche gli studenti minorenni a lasciare la scuola in autonomia durante l’orario della mensa. In alcune circolari, le scuole hanno anche dovuto precisare che nel caso in cui gli studenti chiedano ai docenti di assumere cibo o bevande durante le ore di lezione, il permesso verrà accordato.

Inoltre, a fronte di decisioni, come quella dell’Istituto comprensivo "Iqbal Masih" di Pioltello, che anche quest’anno fermerà le lezioni nell’ultimo giorno di Ramadan, il 31 marzo, ci sono istituti che esplicitano il contrario, ossia che le assenze durante il mese del Ramadan non sono giustificate.

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