La seconda vita del "grande pennello". Ora l’imbianchino è diventato donna

Per celebrare i suoi 80 anni la ditta Cinghiale ha ricreato con l’intelligenza artificiale la réclame che ha fatto epoca. Risultato? Addio poesia

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Se uno spot da Carosello poi dura immutato per 42 anni, una ragione ci sarà. E la ragione è che la réclame del “pennello Cinghiale” che ci ha accompagnato dal 1982 ad oggi ha un’anima profondamente “futurista”. Iconica nelle immagini surreali (un imbianchino che trasporta a tracolla un enorme pennello pedalando con la bici in mezzo al traffico) e uno slogan d’impatto (“non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello”). La scena del filmino pubblicitario che ci accompagna da una vita la conosciamo tutti, ma la genialità del video sta anche nel lasciare il dubbio nello spettatore su chi sia effettivamente il vero protagonista dello spot. Il vigile che ferma l’imbianchino, ammonendolo: “Ma cosa fa con quell’arnese? Ostacola il traffico!”; o l’imbianchino che gli risponde: “Devo dipingere una parete grande, ci vuole il pennello grande”.

L’imbianchino aveva il volto di un grande caratterista dell’epoca, Enzo De Toma, mentre il vigile non era un attore famoso; tuttavia è proprio lui a pronunciare la fatidica frase: “Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello”, utilizzando per la prima volta in pubblicità una figura retorica sconosciuta ai più: la commutatio : (o antimetabole) che - spiegano i linguisti “consiste nell'inversione dell'ordine delle parole in due frasi o proposizioni successive, mantenendo le stesse parole o forme verbali, ma cambiando il loro ordine e, quindi, il loro significato”. Formula che poi fu utilizzata anche per il claim della Lancia Y10, l’auto che "piace alla gente che piace”.

Eravamo a cavallo tra anni ‘70 e ‘80 quando di intelligenza ce n’era solo una: quella naturale (nel caso del mitico spot Cinghiale tutto merito della creatività di Ignazio Colnaghi, lo stesso di "Ava come lava" e del pulcino Calimero). Oggi all’intelligenza naturale si è aggiunta quella artificiale, ed è proprio a questa che è ricorsa la storica azienda di Cicognara per celebrare i suoi ottant'anni di attività.

In che modo? Dando una rinfrescata (inevitabile parlando di pennelli…) al vecchio spot attualizzandolo: nella nuova versione 2025 è spuntata così anche un’improbabile ragazza imbianchina in ossequio alla parità di genere nel settore verniciatura.

Risultato? Femministe soddisfatte, ma addio poesia originaria. Lo spirito del tempo è cambiato. E le emozioni non sono muri: ricrearle con una nuova mano di pittura è impossibile. Anche per un grande pennello.

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