Stile, austerità ed eleganza: l'ultimo abito di Giorgio Armani

Il cofano scelto dalla famiglia Armani è una lavorazione esclusiva in legno massello di Afrormosia

Stile, austerità ed eleganza: l'ultimo abito di Giorgio Armani
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Alle 9, quando l'Armani Theatre ha aperto le sue porte per l'ultimo saluto a Giorgio Armani, c'era già la coda all'esterno, composta di persone che volevano omaggiare il più grande ambasciatore del Made in Italy nel mondo. "Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia", si legge sul maxischermo con l'immagine dello stilista nella sala dove è stata allestita la camera ardente. Sono numerosi i mazzi di fiori che accolgono i visitatori nei corridoi dello spazio progettato da Tadao Ando. Poi, all'interno della sala che solitamente ospita le sfilate della maison, centinaia di lanterne di carta illuminate dalla luce delle candele e quel profumo di incenso che caratterizza ogni spazio firmato Giorgio Armani. Semplice, ma di design, il cofano che accoglie il feretro di Armani.

Si chiama Elata ed è un modello retto di urna dalle forme molto sinuose ed eleganti. È stato prodotto con tavole uniche in legno massello di Afrormosia, essenza esotica impiegata per parquet e complementi d’arredo lussuosi ma austeri. Incarna alla perfezione lo stile della maison Armani ed è una pianta molto preziosa e rara, tutelata in quanto minacciata di estinzione, che si trova in Africa nel Congo, Ghana, Nigeria e Camerun. La principale caratterstica di questo legno è il suo colore bruno-dorato tendente all’olivato. Poi, con la stagionatura, il durame assume tonalità giallastre variegate fino al dorato. La figurazione del legno ha una tessitura fine e la fibratura quasi regolare, che dopo la levigatura dona piacevoli rigature lucide e opache conferendo a questo legno una trama unica nel panorama ligneo. Lo stesso modello di cofano è esposto al Guggenheim di New York con all'interno un'opera di Maurizio Cattelan raffigurante JFK a grandezza naturale.

Semplicità ed estrema eleganza, quindi, caratterizzano anche il feretro dello stilista: il cofano prodotto da Paolo Imeri nel suo laboratorio artigianale di Caravaggio, è sormontato da una composizione floreale bianca, che crea un contrasto vivido con il legno.

Lo stesso modello di cofano è esposto al Guggenheim di New York con all'interno un'opera di Maurizio Cattelan raffigurante John Fitzgerald Kennedy a grandezza naturale.

Per presidiare la camera ardente è stato organizzato anche un picchetto d'onore

di carabinieri accanto al gonfalone del comune di Milano listato a lutto. Su un tavolino, quindi, si trova una lastra d'alabastro con un crocifisso. In sala, lo storico braccio destro Leo Dell'Orco e altri collaboratori.

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