Il prete benedice la scuola, i ragazzini stranieri si tappano le orecchie

I quattro sono giustificati dicendo che "secondo la loro fede religiosa, ascoltare la benedizione del prete cattolico andrebbe contro i principi del loro Dio"

Foto dal profilo Facebook di Marco Franzoni, sindaco
Foto dal profilo Facebook di Marco Franzoni, sindaco
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È un caso il gesto di quattro ragazzini stranieri della classe terza che durante la cerimonia di inaugurazione dei lavori di riqualificazione del piazzale di via Gandhi e dell’edificio della scuola media "Dante Alighieri" a Cerea, in provincia di Verona, si sono tappati le orecchie nel momento della benedizione del parroco. Una scena che non è passata inosservata e che ha destato scalpore nella cittadina, al punto che la dirigente scolastica è pronta a prendere provvedimenti. "In occasione della cerimonia avevo ritenuto opportuno invitare i ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, anche in considerazione del loro coinvolgimento nel progetto “Non perdiamoci di vista”, realizzato grazie ai fondi Pnrr, che prevede la realizzazione di un murale da collocare all’esterno della scuola", ha spiegato Silvia De Mitri al Giornale di Vicenza.

"Durante la benedizione da parte del sacerdote alcuni dei presenti hanno notato che quattro ragazzi si sono tappati le orecchie. Non ho assistito direttamente alla scena, ma il gesto mi è stato riferito da più persone. Si è trattato, a mio avviso, di un comportamento inqualificabile", ha spiegato ancora la dirigente. A scuola, prosegue, ha convocato i quattro studenti, che "hanno riferito di essersi tappati le orecchie perché, secondo la loro fede religiosa, ascoltare la benedizione del prete cattolico andrebbe contro i principi del loro Dio". Ci sarà una sanzione "poiché si è trattato di una mancanza di rispetto verso la religione cattolica". Il sindaco Marco Franzoni, che era presente alla cerimonia, ha dichiarato che quanto fatto "offende la nostra fede cattolica. Il rispetto è alla base della convivenza civile, ma deve essere reciproco. Confido che i provvedimenti annunciati dalla dirigente servano da esempio, affinché simili episodi non si ripetano".

Sul tema si è esposta anche l'onorevole Anna Maria Cisint, esponente al parlamento europeo per la Lega, che con una nota ha dichiarato che "se qualcuno non sopporta le nostre tradizioni e la nostra cultura fortemente ancorata a radici cristiane, allora è meglio che torni a casa sua".

Per l'onorevole, "non è forse un caso che questo episodio accada proprio in provincia di Verona, dove, come evidenziato da un report dell’intelligence francese, risulta attiva la più importante scuola di formazione per imam d’Europa".

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