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Spara e uccide il gatto del ministro a San Marino: il ciclista nella bufera

Il ciclista professionista è stato condannato a pagare 4 mila euro. Il team Trek-Segafredo lo ha sospeso per 20 giorni, senza stipendio. Le sue scuse: “Sono profondamente pentito”

Spara e uccide il gatto del ministro a San Marino: il ciclista nella bufera

La vicenda risale allo scorso 21 giugno, ma è stata resa nota solo ora. Protagonista – in negativo – il ciclista professionista Antonio Tiberi. Come riportato dal Corriere della Sera, il 21enne è stato condannato a San Marino a pagare una multa da 4 mila euro per aver ucciso un gatto. Non un felino qualunque, bensì quello adottato dal ministro Federico Pedini, titolare del Turismo e delle Poste. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, lo sportivo ha sparato al gatto con una carabina ad aria compressa dalla finestra del suo appartamento. Bronzo agli Europei del 2018 e oro nella cronometro Juniores ai Mondiali del 2019, Tiberi ora rischia la revoca della residenza.

Il ciclista Tiberi nella bufera

Tiberi è stato interrogato a novembre 2022 e aveva ammesso il fatto, ribadendo di non avere avuto alcuna intenzione di uccidere il gatto. Il suo obiettivo – ha raccontato – era quello di misurare la capacità di tiro, convinto che la carabina ad aria compressa non fosse un’arma letale. Il ministro Pedini ha invocato la revoca della residenza per la crudeltà commessa:"Il gatto non dava fastidio a nessuno era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto, detto questo non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone".

Il team Trek-Segafredo ha annunciato la sospensione di Tiberi per 20 giorni, senza stipendio. Il gesto commesso dal 21enne "è una chiara violazione del codice di condotta del team”, si legge in una nota. Il giovane non prenderà parte ai prossimi impegni sportivi, ovvero Trofeo Laigueglia, Tirreno-Adriatico e Milano-Torino. Inoltre, lo stipendio sospeso verrà girato a un’associazione dedicata alla tutela degli animali.

Le scuse del ciclista

"Sono profondamente pentito di quanto è successo. Sparare al gatto è stato un gesto tremendamente stupido e irresponsabile, della cui gravità e pericolosità mi sono reso conto solo a posteriori. Non voglio trovare nessun tipo di scusa, di “se” o di “ma”, per commentare", le parole di Tiberi in un lungo post pubblicato su Instagram: "Accetto, con senso di responsabilità e pentimento, le conseguenze e il biasimo per il mio gesto. Se non ne ho parlato pubblicamente prima (ahimè, sbagliando) è solo per un forte senso di vergogna e rammarico". Il ciclista ha chiesto nuovamente scusa a tutti gli attori coinvolti, rivelando di voler fare una “donazione economica basata sui premi di cui beneficerò nella stagione corrente ad alcune associazioni del territorio di San Marino che si prendono cura dei gatti randagi, nella cui scelta vorrei collaborare con il Governo”. Tanti i commenti al post, spicca quello di Vincenzo Nibali: “Si impara dagli sbagli! Avrai modo di far vedere la tua bontà di persona che sei .

Forza Antonio”.

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