
Ennesimo sfregio all'Italia da parte del turismo maleducato, che a Roma ha vandalizzato la bandiera italiana e quella europea in pieno centro città, in via via delle Botteghe Oscure, in passato sede del Partito Comunista Italiano. Il gesto dei turisti, che ancora devono essere identificati, è l'ennesimo oltraggio alla storia del Paese.
Erano in cinque, hanno agito mentre attorno a loro c'erano dei passanti che hanno tirato dritto, come si vede nel video del profilo Welcome to Favelas che per primo ha pubblicato le immagini. Sul posto c'era anche la persona che ha girato il video, che avrebbe potuto fermarli, o almeno chiamare le forze dell'ordine per chiedere un intervento e fermare i vandali, perché tali sono, che hanno insultato il nostro Paese. Anche perché, benché in molti lo ignorino o fingano di non saperlo, la bandiera italiana è protetta e il suo vilipendio è regolato dall'articolo 292 del codice penale. "Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale. Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni. Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali", si legge nel Codice.
Non è nemmeno la prima volta che si registra un episodio simile, perché nel 2021 tre turisti francesi di 20 anni furono fermati e denunciati dai carabinieri per vilipendio e danneggiamento alla bandiera per aver tentato di strappare la bandiera dalla caserma in Piazza Farnese, A Campo de’ Fiori.
Venne anche emesso un daspo urbano nei loro confronti. Molti di quelli che hanno commentato il video diffuso sui social si sono mostrati indignati ma il gruppo è riuscito ad agire liberamente, strappando i vessilli dalla facciata.