RamallahQuando Abu Mazen ha smesso di parlare, mettendo fine al suo discorso davanti ai 193 rappresentanti degli stati membri delle Nazioni unite, la piazza di Ramallah ha urlato, scandendo forte il suo nome. Nei Territori palestinesi il rais non ha sempre sollevato lo stesso entusiasmo. Il leader, successore dellicona del nazionalismo palestinese, Yasser Arafat, è considerato infatti da molti un uomo grigio, debole, con un fragile sostegno popolare. Eppure, come raccontano i manifesti della campagna per ladesione allOnu, Abu Mazen è il vero protagonista della mossa diplomatica palestinese. I sondaggi più aggiornati dicono che la sua insistenza per ladesione palestinese alle Nazioni unite ha aumentato la sua popolarità, proprio ora che il rais aveva deciso di sparire dalla scena politica. Eppure, ieri a Ramallah la maggior parte della popolazione ha preferito ascoltare il presidente seduta sul divano di casa, nelle botteghe - le serrande mezze abbassate. Cera unatmosfera di festa, giovani, macchine, bandiere, migliaia di persone, ma non certo una folla enorme. Un maxi schermo è stato posizionato a pochi metri dalla centrale piazza Manara, dove unenorme sedia blu con il simbolo delle Nazioni unite è circondata dalle bandiere nazionali. «Palestina194» è lo slogan della campagna. Se le Nazioni unite votassero in favore delladesione, la Palestina diventerebbe il 194° Stato allOnu. Prima del discorso di Abu Mazen, sul palco montato in centro a Ramallah, sono andati in scena canti e balli popolari. Gruppi di ragazzi sono arrivati scandendo il nome del rais, con le sue fotografie, tutte uguali, alla mano.
Anche nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni e anche nei giorni scorsi i numeri non sono stati alti, nonostante lAnp abbia permesso a scuole e uffici di chiudere prima per partecipare alle proteste. Eppure, secondo i sondaggi la maggior parte della popolazione è in favore della richiesta di adesione e sostiene il rais: se oggi si andasse alle urne, in Cisgiordania e anche a Gaza, dove governa Hamas, vincerebbe Abu Mazen.
«Il riconoscimento dellOnu cambierebbe lequilibrio diplomatico e politico per i palestinesi», spiega da piazza Manara, sotto la grande sedia blu, Mustafa Barghouti, politico e attivista palestinese. Per molti, però, le Nazioni unite sono troppo lontane dalla quotidianità: «Sono giovane, certo sono palestinese, ma non capisco quello che succede allOnu», dice una ragazzina adolescente davanti al maxi schermo.
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