Nei ministeri le ferie durano un mese in più

La Ragioneria dello Stato: nel 2007 si spenderanno 72,9 miliardi di euro per gli stipendi degli statali

da Roma

Settimana corta con quattro giorni in ufficio e uno a casa. È il quadro della produttività dei dipendenti statali che emerge da un’analisi condotta da Il Sole 24 Ore sui dati relativi al 2005 forniti dalle amministrazioni pubbliche. Al raggiungimento di questo risultato contribuiscono non solo i giorni di ferie, ma soprattutto le assenze.
Al ministero della Difesa i 35mila dipendenti hanno conseguito un primato non invidiabile: 31,5 giorni di assenza in media dei quali 22,5 per malattia. Non va meglio in altri dicasteri come l’Economia con 30,5 giorni (17,4 di malattia), l’Ambiente 30,2 (20,7) e il Lavoro 30 (18,7). In un simile contesto sono quasi da encomiare per il «presenzialismo» i funzionari degli Interni che nel 2005 si sono assentati in media per 11,3 giorni (4,6 per malattia) a cui si aggiunge una media di 10 giorni di ferie. La palma ministeriale, però, spetta agli Esteri con 9,7 giorni di assenza dei quali 6,8 per malattia e 2,9 per permessi.
Il vero record è quello degli enti pubblici non economici. I circa 8mila dipendenti Inpdap hanno evitato l’ufficio per 34,3 giorni, quelli dell’Ipost (postelegrafonici) per 29,3 giorni. Notevoli anche le assenze di Inps (26) e Inail (25,2). Non migliore la performance delle agenzie fiscali dove in media le assenze hanno raggiunto i 28 giorni, ossia un mese aggiuntivo rispetto alle ferie previste. Alle Entrate i dipendenti hanno evitato il lavori per 30,6 giorni, alle Dogane per 26,6 giorni, mentre al Territorio per 20,5 giorni. Di fronte a questi numeri l’attaccamento al lavoro dei funzionari dell’Agenzia del Demanio diventa quasi da encomiare. I 12,6 giorni medi di assenza sono tutti da imputare alle malattie. Nessuno dei 391 dipendenti nel 2005 ha chiesto un permesso retribuito.
Il dato che stupisce, tuttavia, è il confronto tra gli assenteisti statali e quelli locali. Se nei ministeri i 23,7 giorni di assenza sono paragonabili ai 23,6 dei Comuni, i 28 giorni delle agenzie fiscali e i 26,7 degli enti non economici sono di gran lunga superiori alla media nelle Regioni (20 giorni) e nelle Province (18,2 giorni). Si tratta di medie, il dato grezzo è ancor più allarmante: i 3,5 milioni di dipendenti pubblici si sono assentati per complessivi 67 milioni di giorni.
Secondo i dati resi noti ieri dalla Ragioneria generale dello Stato, la spesa prevista nel 2007 per i dipendenti pubblici ammonta a 72,9 miliardi di euro, in aumento dello 0,69% rispetto al 2006.

A questo importo vanno aggiunti 390 milioni per le missioni e 1,1 miliardi per incarichi e altre voci che portano il totale a 74,5 miliardi. Nei calcoli rientrano tutto il comparto del pubblico impiego compresi i non contrattualizzati, ma la sostanza non cambia: a fronte di una spesa elevata la produttività è bassa e la qualità non sempre eccellente.

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