Nei sogni dei giovani torna il posto fisso

I diciottenni romani che frequentano il quarto anno delle scuole superiori hanno paura del futuro, temono la precarietà e sono pessimisti sulle loro possibilità professionali. Oltre l’80 per centp di essi mette al primo posto l’esigenza di avere un lavoro che dia sicurezza e un posto fisso.
È quanto emerge da una ricerca realizzata dalla facoltà di Psicologia della Sapienza in collaborazione con il Gruppo Mercurio, che è stata promossa dall’assessorato regionale alla Scuola. La ricerca è stata presentata ieri mattina all’istituto tecnico Galileo Galilei, nel corso dell’iniziativa «Io penso positivo» organizzata dagli ideatori e promotori dell’indagine sui giovani e volta a sostenere, con proiezione di filmati sul mondo del lavoro e relazioni di docenti, la voglia di futuro degli adolescenti romani.
La ricerca, che ha preso in esame un campione di 1500 giovani che frequentano il quarto anno delle scuole superiori di Roma e Provincia, rivela che il 40 per cento degli intervistati ha paura del suo futuro e teme la precarietà del mondo del lavoro, mentre il 45 esprime pessimismo in varie forme. L’83 per cento del campione di giovani mette al primo posto l’esigenza di un lavoro stabile, di un posto a tempo indeterminato. Una percentuale superiore a quanti, il 79, desiderano un lavoro che soddisfi i propri interessi. In generale, secondo la professoressa Maria D’Alessio, ordinario di psicologia alla Sapienza e responsabile del gruppo di ricerca che ha realizzato l’indagine, «tra i giovani la prospettiva di non ottenere un posto di lavoro fisso si manifesta sotto forma di ansia e paura che sono due atteggiamenti negativi, perché possono aumentare l’inclinazione alla violenza e all’uso di droga». Per cercare di iniettare ottimismo tra le nuove generazioni di romani, l’università La Sapienza, il Gruppo Mercurio e l’assessorato regionale alla Scuola promuovono giornate aziendali durante le quali alunni dei vari istituti di Roma e Provincia vengono portati in visita alle varie aziende del territorio. L’obiettivo è stimolare la conoscenza «di un mondo del lavoro che non faccia paura».
Il presidente di Azione giovani Roma, Cesare Giardina commenta preoccupato i dati. «I numeri che emergono dalla ricerca raccontano solo una realtà con la quale ci confrontiamo ogni giorno - dichiara -. La paura del futuro e le incertezze, sono molto presenti nella nostra generazione. Spero che i giovani anche qui dimostrino di essere il motore pulsante della società, non perdendo la speranza ma avendo il coraggio di affrontare il mondo del lavoro, e di costruirsi una famiglia, riscoprendone le sue importantissime funzioni pedagogiche, antropologiche e sociali».


«Siamo fiduciosi per l’operato di questo governo - prosegue Giardina - il decreto che inserisce l’indennità di disoccupazione ad una serie più ampia di categorie di lavoratori rispetto al passato compresi i contratti atipici è un importante passo verso la giustizia sociale».

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