Nei sondaggi Ipr il governo vola al 60 per cento: è record

Il presidente del Consiglio stacca tutti nell’ultima rilevazione mensile dell’Istituto Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia a governo, ministri e partiti. Sale così di 5 punti su luglio e tocca quota 60%, il livello massimo di fiducia raggiunto finora

Nei sondaggi Ipr il governo 
vola al 60 per cento: è record

Roma - Silvio Berlusconi stacca tutti nell’ultima rilevazione mensile dell’Istituto Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia a governo, ministri e partiti. Il presidente del Consiglio, a settembre, sale di 5 punti su luglio e tocca quota 60%, il livello massimo di fiducia raggiunto finora.

Governo sempre più amato Cresce anche il governo, seppure di meno, (54%, +2%); tra i ministri, Roberto Maroni sale al primo posto con il 62%, davanti a Franco Frattini (60%) e, appaiati al 58%, Giulio Tremonti, Renato Brunetta e Maurizio Sacconi. Anche la fiducia nei partiti rafforza al comando il Pdl (53%, +3), mentre vede in difficoltà le opposizioni con Pd e Idv in calo. Il sondaggio (interviste, con il sistema Tempo Reale, a un campione di mille italiani, rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente) indica che il livello di fiducia per il premier supera quello per governo e ministri; solo per 5 di loro su 21, infatti, il segno è positivo tra luglio e settembre, mentre per 8 dicasteri la fiducia diminuisce e per gli altri 8 rimane invariata.

Indice di gradimento per i ministri Per quanto riguarda i ministri, il trend registra molte oscillazioni soprattutto nella fiducia di quei ministri che si sono maggiormente esposti nel dibattito estivo o nelle prime misure seguenti la ripresa dell’attività politico-parlamentare. Al primo posto c’è Maroni (+2% rispetto a luglio), mentre Frattini (Esteri) e Tremonti (Economia), nonostante una lieve flessione, sono al secondo e terzo posto. Ta i ministri che perdono maggiori punti c’è Sacconi (Welfare) che, forse vittima del problema Alitalia, negli ultimi due mesi ha perso il 6%, scendendo dal 64 al 58%, ed ha lasciato a Maroni lo scettro della classifica. Al contrario, chi guadagna il livello maggiore di fiducia è Mara Carfagna (Pari Opportunità) che passa dal 38 al 42% (+4%), probabilmente anche in virtù della visibilità avuta nei giorni scorsi dal ddl contro la prostituzione. Anche il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini fa registrare uno scatto in positivo, aumentando la fiducia del 3% e passando dal 35 al 38%. Così come Roberto Calderoli che, forse anche in seguito al lavoro estivo sulla bozza del federalismo, fa registrare un incremento di fiducia del 2%.

La fiducia ai partiti In questa speciale classifica sulla fiducia ai partiti rappresentati in Parlamento (da non confondere con le intenzioni di voto), si rafforza il primato del Pdl che continua ad essere solitario al primo posto e per la prima volta, superando la soglia del 50%, arriva al 53%. Il momento positivo per la maggioranza è confermato anche dal risultato stabile della Lega (30%).

Mentre sembra essere in difficoltà l’opposizione, con la sola eccezione dell’Udc che rimane stabile al 20%. Infatti il Pd, con un calo del 4%, scende al suo risultato peggiore (30%) e l’Idv, che aveva finora bilanciato i cali del Pd con una crescita costante, scende per la prima volta di tre punti, attestandosi al 44%.

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