Nek si scopre un’anima rockettara

Simone Mercurio

Che il suo destino fosse di fare il cantante, Nek lo sapeva già dall’età di 11 anni, quando muoveva i primi passi nel mondo musicale in coppia con il coetaneo Gianluca Vaccari. All’epoca, era il 1983, era solo Filippo, ragazzo di campagna che tra le tante passioni contemplava e privilegiava la musica.
Oggi Nek è uno dei cantanti più popolari della scena pop italiana, e sarà questa sera al Palalottomatica per la data del suo «Una parte di me tour», secondo atto della tournée di Nek che tra novembre e dicembre 2005 ha collezionato numerosi sold-out in Italia. Correva dunque l’anno 1983, anno dell’esordio di Nek con il duo dei Winchester, quando i due amici suonavano il country, specchio di un’ammirazione verso John Denver, Alabama e Simon & Garfunkel.
Nek presenta questa sera il suo ultimo lavoro Una parte di me pubblicato lo scorso maggio per la Warner Music e anticipato dal singolo Lascia che io sia. «Questo album - spiega Nek, che è anche un bravo bassista - è un disco con caratteristiche live. Abbiamo registrato basso, batteria e chitarre all’unisono proprio perché è pensato dal vivo». E Una parte di me è l’ottavo album per il cantante modenese, che esce a due anni di distanza dalla raccolta Nek the best of... l’anno zero.
«Il best è stato una raccolta di dieci anni della mia - aggiunge il cantante -. Ho voluto tirare la somma di quello che avevo fatto fino a quel momento. Ogni album ti riempie di tensione ma allo stesso tempo ti regala molte soddisfazioni: è come un figlio appena nato che deve crescere e che ti dà un sacco di preoccupazioni».
Sonorità differenti sono state sottolineate dall’autore, rispetto agli altri album: «È diverso dai precedenti - precisa - perché questa volta il pop che suono è stato influenzato non solo dal rock, ma anche dal rap. Ci sono chitarre acustiche e bossanova, e chi ascolterà l’album potrà accorgersene». «Nei dieci brani presenti nell’album - prosegue il cantante, paragonato più volte e forse impropriamente a Sting per la sua voce - c’è molto di me come uomo, con i dubbi e i difetti.

È un disco riflessivo, che passa attraverso ciò che ho dentro: è la prima volta che mi capita».
Al Palalottomatica Nek sarà accompagnato sul palco da Massimo Varini (chitarra), Massimiliano Elli (chitarra), Emiliano Fantuzzi (basso), Tiziano Borghi (tastiere), Luciano Galloni (batteria)

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