Nel corteo studentesco anche istituzioni in cerca di visibilità

Nel corteo studentesco anche istituzioni in cerca di visibilità

(...) «No all’estinzione, sì all’istruzione», ma anche politici di ogni ordine e grado venuti per la loro passerella. Vada per Vincenzo Nesci, consigliere regionale di Rifondazione Comunista, ma chi sembra stonare un po’ sono le istituzioni. Dagli assessori provinciali Renata Briano e Manuela Cappello, al vicesindaco di Savona Paolo Caviglia che nella sua città ha aperto il corteo degli studenti indossando anche la fascia tricolore, al presidente della Regione Claudio Burlando sempre alla ricerca di visibilità visto che c’è da recuperare terreno per il 2010: «Si tratta di un fatto enorme, la presenza di tutti questi giovani preoccupati delle condizioni della scuola e del loro futuro» dichiara il Governatore che affonda il taglio «non siamo di fronte ad una vera riforma ma ad un mero taglio dei costi: questo non è federalismo». Non manca la replica del capogruppo di An in Regione Gianni Plinio che ha contestato la presenza di Burlando perché «ha solidarizzato con una protesta che ha portato anche a fatti gravi come l’occupazione dei binari della stazione di Principe». Ecco qui il nodo cruciale della protesta mattutina: non solo il blocco parziale del centro cittadino (stamattina la replica con la chiusura di via Balbi e percorsi modificati per i bus che transiteranno nella zona), ma quello dei binari a Principe. La testa del corteo ha cominciato ad insultare i poliziotti che seguivano a distanza la manifestazione al grido di «Via, via la polizia» quindi il sit in sui binari per circa un’ora prima di far ripartire il corteo per Caricamento e piazza De Ferrari. I cori a questo punto sono tutti dedicati a Silvio Berlusconi e Maria Stella Gelmini.
Nel frattempo anche un parapiglia tra gli organizzatori dello sciopero con studenti che vorrebbero bloccare anche la sopraelevata ed altri che fanno desistere i primi.
In manifestazione anche alcuni professori, docenti universitari e precari della scuola. L’adesione allo sciopero secondo i sindacati Cgil, Cisl, Uil Scuola e Snals avrebbe avuto nella provincia di Genova punte di adesione del 90 per cento nelle direzioni didattiche con molti istituti superiori rimasti chiusi. C’è stato spazio anche per un incontro tra rappresentanti degli studenti, dei ricercatori, delle famiglie e degli insegnanti con i consiglieri comunali del centro sinistra nel Comune di Genova. L’accordo è stato quello di sottoscrivere un documento contro la riforma Gelmini, mentre oggi il sindaco riceverà una delegazione di ricercatori.


Intanto, dal corso di laurea di Scienze della Comunicazione a Savona arriva la denuncia di alcuni studenti che si sono visti recapitare dalla mail di un professore di sociologia, Salvatore Palidda, un documento auto prodotto che invita gli studenti e i docenti a spingersi ad occupare le Prefetture per svolgere le lezioni universitarie. La fantasia non ha mai fine.

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