Nel Darfur 4 bambini condannati a morte

Il 21 ottobre il Tribunale Speciale istituito in Darfur ha condannato a morte dieci persone, tra cui quattro bambini. È quanto denuncia, in una nota, Italians for Darfur sottolineando che si è trattato di una condanna basata su «prove ingiuste e non attendibili»: i quattro adolescenti - detenuti nello stesso luogo, trattati e giudicati come gli adulti - e le altre 6 persone sono state condannate a morte per la loro presunta implicazione in un attacco a un convoglio militare sudanese nel Sud Darfur avvenuto nel maggio 2010, spiega l’associazione. «Gli imputati di questo processo sono stati indicati come appartenenti al Movimento di Giustizia ed Uguaglianza, ma non è stata acquisita alcuna prova certa che abbiano partecipato all’attacco», aggiunge Italians for Darfur che si è mobilitata promuovendo una petizione che ha già raccolto oltre 16mila firme. «Gli avvocati della difesa - afferma il presidente di Italians for Darfur, Antonella Napoli - e organizzazioni per i diritti umani locali hanno denunciato che le prove presentate dall’accusa erano parziali e che è stato negato ai detenuti il diritto a un giusto processo.

Ed è stato impedito agli avvocati di parlare con i rispettivi assistiti prima che fosse depositata la prova della loro colpevolezza: sia i difensori, sia le famiglie hanno potuto incontrare i prigionieri solo per mezz’ora».

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