Valeria Arnaldi
Un mercatino domenicale dantiquariato e vintage, allestito periodicamente perché il viavai di clienti e curiosi allontanasse rom, senzatetto e sbandati. Quella adottata nel parchetto tra viale Tiziano, via Flaminia e via Fratelli Archibugi, poco distante dal Tar, nel II municipio, sembrava la strategia giusta per far uscire unarea verde dal pericoloso degrado in cui era caduta. Almeno sulla carta.
Nella realtà, però, bisogna fare i conti con Ama e vigili urbani. Accanto agli stand autorizzati, infatti - malgrado liniziativa sia recente - sono comparsi subito gli abusivi che dispongono la merce sugli ormai «tradizionali» cartoni e teli, ma anche direttamente sullerba e sulle panchine. Piccoli arredi, prodotti artigianali, bigiotteria depoca e gadget vari si affiancano a borse griffate, ovviamente false, giocattoli, occhiali da sole o ombrelli a seconda della giornata, statuine etniche. Non manca, come in ogni mercato, un po di «ciarpame» uscito da cantine, vecchi magazzini e fondi darmadio. Unofferta varia che attira centinaia di persone da diversi punti della città, ma, evidentemente, non chi dovrebbe eseguire i controlli su autorizzazioni e decoro.
Lalto numero di venditori e possibili clienti che di giorno crea uninevitabile confusione, quando il mercato finisce lascia sporcizia e danni, più o meno gravi. Larea non è dotata di cassonetti, ma solo di piccoli cestini, quelli «da giardinetto». A sera, straripano di sacchetti, rifiuti di vario tipo, cartoni - usati per portare la merce o come espositori - buste di plastica, cartellini dei prezzi di quanto venduto e, a volte, piccoli pezzi di scarso valore rimasti invenduti. I cestini non bastano, e quindi, altri rifiuti vengono gettati sullerba, accatastati contro le panchine o, sui marciapiedi, vicino ai cartelloni pubblicitari. Ogni dieci passi cè una mini-discarica. Uno scenario comune a molti mercati, di cui lAma, però, sembra ignorare lesistenza. I rifiuti, infatti, rimangono lì per giorni, raccolti solo quando larea deve ospitare di nuovo i venditori. Così i residenti che vogliono fare una breve passeggiata o portare a spasso i cani, gli impiegati e commercianti dei molti uffici e negozi della zona che spesso vanno lì nella pausa-pranzo, sono costretti a camminare e sedersi tra le maleodoranti «torrette». Per non parlare dei danni alla pavimentazione, che non sembra in grado di sopportare la nuova attività: avvallamenti, buche, una voragine in sterrato che taglia in due il percorso.
Degrado attira degrado: senzatetto e sbandati, più numerosi di prima, scelgono il giardino come casa, usando gli stessi cartoni gettati in terra come coperte per letti-panchina. Qui la notte, dormono anche alcuni rom che di giorno chiedono lelemosina ai semafori di via Flaminia e del poco distante piazzale Belle Arti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.