An nel mirino dell’ultrasinistra: intimidazioni sui muri del circolo

È la settima volta che accade Alemanno: «Violenza politica tollerata»

An nel mirino dell’ultrasinistra: intimidazioni sui muri del circolo

La notizia arriva mentre il candidato sindaco di An Gianni Alemanno si aggira per uno dei tanti tour della campagna elettorale tra i banchi del mercato di via Arquata del Tronto in V municipio. Nuove scritte intimidatorie sono comparse sui muri davanti alla sezione «Colli Aniene» a via Bardanzellu. Stelle a cinque punte, falce e martello e «inviti» ad andare via subito dal quartiere.
È la settima volta che accade negli ultimi anni, spiega il capogruppo in municipio Pietro Menicucci. «A pochi giorni dall’occupazione di un centro sportivo in via degli Alberini (domenica scorsa) viene fuori la violenza politica - è il commento di Alemanno -. I due episodi sono strettamente connessi. È dai tempi di Rutelli che esiste un accordo tra sinistra istituzionale e sinistra antagonista. Veltroni non può nascondersi, il Nunzio D’Erme che solidarizza con gli occupanti è parte integrante della sua maggioranza in consiglio comunale».
E proprio il nuovo campo sportivo a pochi passi da via Togliatti è la tappa più importante del «tour» di Alemanno che, appena arrivato, prende in mano il megafono e invita i ragazzi del centro sociale «Decolliamo» a restituire la struttura al quartiere. «Questa brutta storia - spiega poi - è l’esempio perfetto di come funzionano le cose a Roma. Da una parte le lungaggini burocratiche che hanno comportato nove anni per completare lavori da fare in sei mesi, dall’altra un’illegalità diffusa e tollerata. Chi si sveglia prima può permettersi di occupare un edificio appena ristrutturato senza timore di sgomberi immediati. A Roma ci sono ben 37 centri sociali. Si tratta di un record mondiale. Non vogliamo cancellarli o buttarli tutti fuori ma ci vogliono regole chiare e precise perché i centri sociali siano in sintonia con la città».
Più complessa la realtà di San Basilio, periferia abbandonata a sé stessa da anni, dove sono stati trasferiti, tra l’altro, buona parte degli abitanti del «Residence Roma» di via Bravetta. «Qui non funziona nulla - si lamenta Grazietta - è tutto un degrado. Le fogne non funzionano da 50 anni, i marciapiedi e le strade sono rovinate e, addirittura, abbiamo una discarica abusiva sotto casa».
«La situazione critica delle strade - ha spiegato Alemanno - dipende dall’inefficienza della Giunta. Per fare un favore ai grandi gruppi che la sostengono, sono due anni che il Comune trascina un mega-appalto per la manutenzione delle vie senza riuscire a bandirlo. Risultato: le strade restano abbandonate a se stesse. Discorso simile per i mercati rionali.

Bisogna rilanciarli con una grande campagna di promozione. Sono il cuore dei quartieri, se chiudono o sono trascurati il quartiere muore. Questa giunta riesce a comunicare successi che non esistono. È solo apparenza e potere».

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