Nel nuovo Guinness dei Primati auto pelose e denti che suonano

E accanto ai record anche la serie più lunga di interviste, quella di Stefano Lorenzetto del Giornale

Nel nuovo Guinness dei Primati auto pelose e denti che suonano

Ce n'è di tutti i gusti: dal pastore afgano che ha ingerito il maggior numero di scorpioni velenosi vivi al ragazzino turco che ha compiuto più rotazioni sulla schiena avendo le gambe dietro il collo. La caccia al record è diventata un nuovo sport. E riuscire a essere gli unici a compiere determinate imprese a volte diventa quasi un'ossessione. Se pensate di aver visto già tutto, vi sbagliate di grosso. Ogni anno le trovate dei geni del record assumono contenuti sempre più inimmaginabili e il livello di rischio aumenta vertiginosamente. A raggiungere la vetta non ci sono solo personaggi bizzarri e temerari, ma anche persone normali che non avrebbero mai pensato che il loro nome potesse essere scritto sul libro dei record. Come Stefano Lorenzetto, giornalista de Il Giornale, che il 23 giugno 1999 iniziò quella che sarebbe diventata la serie di interviste più lunga al mondo: il 20 giugno 2010, dialogando con il direttore Vittorio Feltri, ha festeggiato l'uscita numero 500. Da allora, il record è stato nuovamente superato e chissà per quanto tempo ancora continuerà a migliorarsi. Insomma, pazzie, casualità, ostinazione, originalità. Tutti elementi che arricchiscono un universo di talenti, raccolto nel «Guinness World Records 2011», in uscita oggi, ed edito da Mondadori (collana Arcobaleno, pagine 288, prezzo 28 euro).
Scorrendo le pagine vi trovi imprese che non avresti mai pensato si potessero compiere. Eppure sono successe e ora la palla passa inesorabilmente a chi ha il coraggio di provare a batterle. Imprese impensabili come quella del ragazzo italiano capace di suonare interi brani musicali usando i denti come fossero uno xilofono, o come quella di Maria Lucia Mugno, consacrata acconciatrice più eclettica. Di auto, però. Infatti detiene il record per l'automobile più pelosa: una Fiat 500 ricoperta da 100 kg di capelli umani. Se non ci credete, basterà guardare la foto in cui è raffigurata con un cappello fatto di capelli sul set dello Show dei Record il 4 marzo 2010, per avere un assaggio della sua pazzia.

Ce n'è di tutti i colori, appunto. Non solo rispetto alle imprese, ma anche rispetto ai protagonisti. Nella lista dei primatisti configurano infatti anche diversi personaggi dello spettacolo italiano. Paolo Bonolis ha pronunciato 332 parole in un minuto allo Show dei Record del marzo 2010. Mario Cipollini, tra il 1989 e il 2003, ha vinto il numero record per qualsiasi ciclista di 42 tappe del Giro d'Italia. Impresa che gli è stata riconosciuta solo il 27 marzo 2010. Meglio tardi che mai. E poi, Valentino Rossi che ha vinto per il maggior numero di volte il campionato di Moto GP, con 6 vittorie tra il 2002 e il 2005 e nel 2008 e 2009. O ancora, per rimanere nell'ambito sportivo, Gino Cuccarolo che, con una statura di 219,96 centimetri, è il re della pallacanestro italiana, mentre Daniele Seccarecci è l'atleta di bodybuilding competitivo più pesante: 135 Kg.

Ai più golosi ha invece pensato il laboratorio di Cioccolato A.Giordano. Una tavoletta di cioccolato lunga 11,57 m e larga 1,1 m è stata presentata a un evento organizzato da «Teorema d'Immagine» a Rivarolo, Torino il 14 marzo 2010. Inutile dire che il cioccolato venne divorato dal pubblico in soli dieci minuti. Roba da record, anche questa. L'onore della gloria va anche a quei comuni mortali che avrebbero sperato di farlo, questo record, ma non si sarebbero aspettati di arrivare così a lungo: stiamo parlando dell'uomo più vecchio del mondo (per l'età vi rimandiamo al libro dei Guinness).

E poi non possono mai mancare gli acrobati, gli spericolati, disposti a sfidar se stessi fino all'impossibile e capaci di effettuare il salto in bici più lungo da piattaforma: ben 4,002 metri, compiuto da Vittorio Brumotti alla Fiera di Milano in occasione del Guinness World Records Day nel novembre 2009.

Infine, ci sarà anche un nuovo record per chi avrà comprato il libro per primo. Ma in questo caso il nome del vincitore non potrà essere inserito, se non nella prossima edizione.

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