Un progetto da 25,4 miliardi, un miliardo per le strutture sportive e il resto per le infrastrutture. Queste le dimensioni del piano per la candidatura di Milano alle Olimpiadi del 2016, redatto dai tecnici del Comune, della Regione e del Coni lombardo e presentato al Coni nel dicembre del 2005. Il progetto prevedeva la creazione di strutture sportive nelle aree di Rogoredo, Rho-Fiera e Idroscalo. In particolare, a Rogoredo era prevista la costruzione dello stadio olimpico, il velodromo, il centro acquatico, un grande palazzetto dello sport, il palatennis e il villaggio olimpico. Il tutto per un investimento di 500 milioni, da spendere per impianti nuovi o da ristrutturare. Tra i primi, lo stadio olimpionico con la pista di atletica (100 milioni), lo «Stadio del nuoto» (90 milioni), il Palazzetto dello sport (60 milioni), il velodromo (40) e il Palatennis (15 milioni). Prevista anche la realizzazione dell'Idroparco all'Idroscalo e di un Palazzo Polivalente in un quarto polo, quello di Monza-Sesto. Tra le principali ristrutturazioni, quelle dello stadio di Brescia (30 milioni), del PalaMazda (50 milioni), del Vigorelli e del Poligono di tiro.
Tra le strutture esistenti, si sarebbero utilizzate l'Arena civica, l'Ippodromo, il Paladesio, gli stadi di San Siro, Monza, Genova e Torino, il Forum di Assago, il Palacandy e l'autodromo di Monza, gli spazi di Fieramilano, mentre le gare di vela si sarebbero svolte sul lago di Garda. Altri 500 milioni erano previsti per la realizzazione del villaggio olimpico, del centro stampa, e di altri servizi. Il resto dell'investimento, fino ad arrivare a 25,4 miliardi, era destinato alle infrastrutture.
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