Nel salotto di Milano piovono topi all’ora dell’aperitivo

MilanoBrera, il quartiere degli artisti, la Montmartre di Milano. Tra i tavolini a lume di candela dei locali e gli storici banchettini sgangherati di maghe e cartomanti, ti aspetteresti di incontrare antiquari e poeti. E invece no. Nell’edizione Brera-estate 2010, incontri i topi. Tanti topi. Troppi per essere nel cuore di Milano. In via Madonnina, in un’area verde che sa si antico, dove cresce un fico secolare protetto da una vecchia cancellata, vive un’intera colonia di pantegane. Che, puntuali, all’ora dell’aperitivo, invadono il quartiere. Saranno più di un centinaio i ratti di Brera e ormai se ne infischiano di trappole e veleni. Frugano tra i sacchi della spazzatura, si infilano nel retro dei ristoranti e nei cortili, si insinuano nelle vie di tutto il quartiere bene. Prendono letteralmente d’assalto i cestini dell’immondizia non appena un turista getta la coppetta di un gelato o i resti di un panino. Senza tregua.
I residenti della zona non ne possono più. I gestori dei bar tanto meno: «I turisti che mangiano da noi, dopo un po’ scappano» denunciano. I camerieri, mentre servono ai tavoli nei dehors estivi, sentono squittire, ogni sera, ogni ora. Roba da perderci la faccia. E il giro di clienti. Non è raro che le signore saltino sulla sedia urlando. Per fortuna capita anche che i turisti la prendano sul ridere, forse scambiando i ratti per simpatici scoiattoli. In tanti sfoderano la macchinetta fotografica e improvvisano servizi nel mini zoo. I topastri spuntano dalle siepi, cadono dai rami degli alberi, si arrampicano lungo i cornicioni e nel quartiere ormai più nessuna lascia la finestra aperta. Troppo pericoloso.
Dopo mesi di convivenza forzata e segnalazioni finite nel vuoto, finalmente ieri c’è stata la svolta. Il vice presidente del Consiglio comunale di Milano, Stefano Di Martino, ha assistito di persona alla scena dell’invasione dei topi e ha preso a cuore la situazione. Ha subito fatto transennare l’area, per evitare che qualche bambino venisse morsicato o venisse a contatto con gli escrementi dei ratti. E ha chiesto l’intervento dell’Asl e delle squadre di derattizzazione.
A breve il quartiere dell’arte tornerà a brillare. Ma i residenti sono preoccupati: «Il problema dei topi - sostengono - non riguarda solo un’area di pochi metri quadrati ma tutto il centro di Milano: dai box interrati inutilizzati, allagati da mesi, fino al foro Bonaparte e al parco Sempione». In tutta l’area ogni tanto si vede spuntare qualche topo dalle fognature e si chiede un intervento più esteso.
Il Comune e la Regione hanno grandi piani per Brera: lo storico quartiere fa infatti parte della lista dei distretti commerciali da valorizzare.

Quindi si spera che presto la storiaccia dei topi finisca nel dimenticatoio e lasci spazio a chiacchiere solo sul nuovo volto della bomboniera milanese. Verranno rilanciati negozi e locali e si penserà anche a caratterizzare l’arredo urbano con un progetto firmato da artisti e architetti.

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