da Berlino
Dai Laender orientali arriva una valanga di voti per la Linkspartei, la nuova alleanza di sinistra costituita dai postcomunisti della Pds di Gregor Gysi e la Nuova iniziativa elettorale per il lavoro e la giustizia sociale dellex leader della Spd, Oskar Lafontaine. Secondo gli exit poll del canale televisivo Zdf, nellEst della Germania il tandem Gisy-Lafontaine avrebbe ricevuto più del 25 per cento delle preferenze, mentre a Ovest non andrebbe oltre il 5 per cento. Per gli altri partiti, invece, lo squilibrio delle preferenze tra Est e Ovest non si prospetta così ampio.
«Soprattutto qui all'Est la gente si rende conto che non si può andare avanti con questa politica neoliberale del governo rossoverde», aveva detto Lafontaine arringando la folla degli scontenti e degli arrabbiati a Potsdam, il capoluogo del Brandeburgo alle porte di Berlino. La capitale si è confermata una città di sinistra: secondo le prime proiezioni, con il 34,2 per cento delle preferenze i socialdemocratici si conferma infatti primo partito della città, mentre per la Cdu avrebbe votato il 21,4 per cento dei berlinesi e per i verdi il 13,8. La Linkspartei avrebbe ottenuto il 16,4% e sarebbe andata oltre il 30% nei quartieri orientali.
A confermare il successo berlinese della Linke i tre mandati diretti ottenuti dal partito: Gregor Gysi e altri due ex candidati della Pds sarebbero stati eletti in Parlamento vincendo - rispettivamente - nei distretti di Koepenick, Marzahn-Hellersdorf e Lichtenberg. Sembra, sempre stando agli exit poll, che Gysi abbia ricevuto oltre il 50 per cento dei voti. Non altrettanto bene, sul piano personale, è andata a Lafontaine, che non ha ottenuto un mandato diretto al Parlamento.
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