NapoliAppena il volto di Gianfranco Fini appare in video, nel circolo del Pdl si leva un brusio di disapprovazione. Ma il dissenso è più marcato quando nello schermo appare la sua compagna, Elisabetta Tulliani. Qui, in via Adriano, a Soccavo, quartiere periferico di Napoli, prima cera una sezione di Alleanza nazionale tra le più agguerrite della città. Ma, con An prima e con il Pdl poi, Soccavo era soprattutto considerata, fino a poco tempo fa, una roccaforte di Italo Bocchino, il «delfino» del presidente della Camera. «La rottura avvenne quando Italo scelse la politica romana a quella regionale di opposizione contro Bassolino. Da allora si interruppero tutti i rapporti. Oggi i nostri punti di riferimento sono Gasparri e il ministro Carfagna», ricorda Gennaro DAquino, uno dei responsabili del circolo. Davanti al piccolo televisore allestito per loccasione, ieri sera, ad ascoltare Fini, cerano decine di militanti, tra giovani e anziani.
Numerosi manifesti adornano il circolo Pdl: sono quelli delle ultime elezioni politiche e regionali, «Berlusconi Presidente» e «Berlusconi con Caldoro». Solo due le foto: una del vecchio leader del Msi, Giorgio Almirante; nellaltra cè Silvio Berlusconi mentre abbraccia una anziana militante del circolo. Foto di Fini non ce ne sono qui a Soccavo. O meglio, non ce ne sono più. «Le abbiamo tolte dopo che Fini ha rotto, di fatto, con il Pdl, con le sue continue esternazioni contro il governo e contro Berlusconi», spiega un militante.
Ad ogni passaggio del discorso di Fini, i militanti di Soccavo, commentano. «Come fai a dire che sei stato espulso? Sei stato tu a provocare di fatto la scissione e a schierarti con certe tesi della sinistra» dice uno dei militanti più giovani.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.