da Milano
Altro che primavera, una vigilia e una Pasqua da inverno pieno.
Un’ondata di maltempo si è abbattuta - e continuerà almeno per altri
due giorni - sull’Italia. Al Nord e al Centro, seppur a macchia di
leopardo, pioggia, vento e mareggiate hanno flagellato città e coste
provocando danni ingenti. Molti gli italiani che hanno deciso di
rinunciare alla partenza.
A Sestri Levante, c’è scappato pure il morto. Onde, alte fino a sei
metri, hanno spazzato la diga foranea che protegge il porticciolo,
sfondando la discoteca Schooner: il titolare, Tino Barbera, 72 anni, ha
perso la vita colpito dai detriti. Da Genova alle Cinque Terre e alla
Versilia il vento ha raggiunto i 100 chilometri l’ora, provocando onde
alte fino a cinque metri.
Sono rimasti in balia del mare per ben 42 ore i settanta passeggeri del
traghetto «Coraggio» di Grandi Navi veloci, partito da Palermo alle 23
di giovedì ed approdato a Livorno soltanto ieri pomeriggio. La nave,
avrebbe dovuto arrivare alle 16 di venerdì, invece, a causa delle
proibitive condizioni meteo ha ancorato con 25 ore di ritardo.
«Purtroppo tutto si può prevedere, ma non certe condizioni meteo», ha
spiegato un ufficiale appena sbarcato.
«Comunque - ha aggiunto - tutto si è svolto con grande calma e bisogna
fare i complimenti al comandante che ha agito con freddezza e grande
professionalità. Visto le onde alte abbiamo navigato sottocosta tra la
Sardegna e la Corsica e nei pressi della costa corsa abbiamo trascorso
la notte al riparo delle raffiche».
Non l’unica nave ad avere problemi. La «Bithia», traghetto passeggeri
merci in partenza da Genova, è arrivata a Olbia, con circa nove ore di
ritardo, mentre ieri le navi della Tirrenia e della Grimaldi in
partenza dal porto ligure, sono giunte in Sardegna, a Porto Torres,
rispettivamente in porto con oltre 4 ore di ritardo. Bloccati poi per
ore i collegamenti con l’Isola del Giglio.
Protezione civile al lavoro anche nel Lazio dove sono stati predisposti
delle sorte di muraglioni di sabbia per contenere le mareggiate ed
evitare che distruggano gli stabilimenti balneari. Parecchi poi gli
incidenti causati dalla pioggia battente.
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