Non è un faccia a faccia. È una partita, è la finale di Champions. Non più o non solo un confronto politico, e lo certifica l'arbitro Bruno Vespa, che in diretta su Rai uno apre la finale della «Coppa dei campioni». Sono tifosi e non semplici elettori i centocinquanta fan di Silvio Berlusconi riuniti all'Indian soul café di Basiglio per assistere al confronto tra la squadra di casa e la formazione ospite, per nulla amata. Trombette, fischietti, marajas. «Bravo Silvio» urlano in coro guardando il maxischermo del pub tutte le volte che il presidente del Consiglio mette in difficoltà lo sfidante. Fischi e «buhhh» verso il Professore non appena apre bocca. In certi momenti è difficile anche capire le parole dell'avversario così sgradito dalla curva azzurra. «L'hai già detto ...
!» e vai con mugugni, proteste, gridolini di fastidio che diventano urla quando Prodi si mette a parlare di tasse. Poi nel finale Berlusconi tira fuori lasso dalla manica e promette di abolire lIci. Per gli azzurri non cè stata partita: «Ha vinto Silvio 10 a zero»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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