Nella notte genovese i menestrelli di Tursi ci difenderanno dai violenti

Nella notte genovese i menestrelli di Tursi ci difenderanno dai violenti

(...) Si chiama «Angeli alle fermate» il progetto che l’assessore alla Sicurezza del Comune Francesco Scidone sta per lanciare con l’obiettivo di rendere più sicuri i genovesi delle periferie e permettergli di prendere il bus con tranquillità, anche nelle ore serali. Il progetto partirà nelle prossime settimane e sarà sperimentato il venerdì sera dalle 21 alle 24, quando tra Sampierdarena e i quartieri popolari del ponente alle fermate degli autobus si troveranno giocolieri, cantanti e animatori teatrali. L’assessore comunale lo chiama «presidio civile», con la pretesa che i novelli menestrelli possano tenere lontani malviventi e vandali aiutando la gente a muoversi con il mezzo pubblico e nelle delegazioni di prossimità anche durante la notte.
È chiaro no? Se sull’autobus notturno sale qualche male intenzionato, il metodo migliore per contrastarlo è fargli una bella serenata. Altro che carabinieri, agenti della polizia municipale o rondisti. Ecco a voi l’artista di strada.
Per questa nuova realtà la città della Lanterna ha addirittura preso a prestito un’idea che venne attuata a Bologna nel 2007 dall’allora sindaco «sceriffo» Sergio Cofferati, oggi residente e aspirante leader Pd proprio nel capoluogo ligure. Un’idea sviluppata dal felsineo teatro dei Mignoli che è stato contattato per curare la parte sperimentale del progetto a Genova. La prima fase andrà in «scena» tra la metà di maggio e la fine di giugno e poi da settembre a novembre con un impegno limitato. Curioso che gli artisti delle fermate partano mentre in molte zone del centro cittadino compaiono artisti di strada improvvisati che chiedono elemosina ai semafori con la possibilità che i genovesi prendano gli uni per gli altri.
L’amministrazione comunale, che sta sviluppando l’idea insieme all’azienda di trasporto pubblico Amt, ha già predisposto dei corsi gratuiti per aspiranti «angioletti» che si terranno i prossimi 6 e 7 maggio nei locali della Comunità di San Benedetto, sede dei fedelissimi di don Andrea Gallo che potrebbe in futuro coordinare i progetti degli «Angeli delle fermate» una parte dei quali, però, verranno retribuiti nonostante si parli di opera di volontariato civile.

«Si tratta di una sperimentazione sulla quale ogni ragionamento è prematuro: vedremo se funziona - si limita a commentare l’assessore Scidone -. Gli alpini sono pochi e costano. E le ronde nessuno me le ha chieste». Ci penseranno gli angeli con la chitarra a proteggere i genovesi.

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