Roma

Nella Roma settebellezze Totti lancia l’sos Mondiali

«Prendo troppi calci e non riesco mai ad allenarmi bene come dovrei»

Jacopo Granzotto

Sette vittorie di fila e record di Capello eguagliato, la zona Champions sempre lì a portata di mano e un Totti in stato di grazia che inizia a fare i conti con i calcioni, l’antidoto a un mondiale da protagonista.
Nonostante questo, il 3-0 rifilato al Parma non significa ancora nulla e la nuova Roma «settebellezze» è solo un progetto da completare per levare il quarto posto alla Fiorentina di Luca Toni. Insomma, dopo uno sconcertante girone d’andata tutto questo sforzo potrebbe risultare vano, soprattutto se i viola dovessero continuare a vincere senza dannarsi troppo l’anima.
«La cosa importante - dice mister Spalletti - non sono i record, ma i risultati e la classifica. Nel primo tempo non siamo stati bravi. I primi 45 minuti sono stati decisamente bruttini, poi nella ripresa la qualità dei nostri giocatori ha permesso di creare delle giocate che hanno risolto la partita. Comunque il Parma non meritava un passivo così pesante, ma per quanto ci riguarda ho apprezzato molto la nostra disponibilità al sacrificio».
Ma veniamo a Totti e al suo cruccio mundial. Il fantasista giallorosso sta segnando con una crocetta i giorni che mancano all’inizio dei mondiali. Un torneo che due grandi colossi mondiali come Adidas e Nike hanno già marchiato come il campionato di Ronaldinho, di Robinho, di Messi, di Ballack. Francesco sogna di mettere il suo sigillo al torneo. Non è mai troppo tardi e questa è l’ultima grande opportunità per crescere nell’immagine e affermarsi come giocatore di livello mondiale. Il punto è che tutte queste botte potrebbero mettere a rischio l’integrità fisica, la preparazione.
«Non mi lamento - ha dichiarato il numero 10 della Roma - però sono preoccupato in vista di Germania 2006. Con tutti questi colpi alle caviglie, ho solo tempo per una fisioterapia il giorno dopo la partita; poi a 48 ore dalla partita riprendo con un leggero allenamento, e il giorno dopo siamo di nuovo in ritiro. Insomma, non mi alleno mai». Un Totti, secondo molti, più maturo. «La paternità? No, è che sono cresciuto. Ho capito che reagire a certi falli danneggiava solo me».
Serenità, forma fisica, rapporto con il tecnico, prodezze: è una delle migliori stagioni per il numero 10, a dispetto di qualche critica: come quella di Raiola, procuratore di Ibrahimovic, che lo ha definito «leone solo all’Olimpico»: «È solo un’opinione di un signore che neanche conosco. I dati dicono altro, i numeri dicono che ho lo stesso rendimento in casa e fuori. Basta prendere il gol che ho fatto all’Inter, una delle prodezze e dei gol fuori casa, quest’anno».
La Roma ieri è rimasta a riposo, nonostante il turno infrasettimanale con il Cagliari che si giocherà sul campo neutro di Rieti e a porte chiuse, per gli striscioni di Roma-Livorno. A Trigoria è intanto tornato Kuffour dopo gli impegni in Coppa d’Africa. Buone nuove per Montella che sta meglio e già oggi potrebbe tornare nel gruppo.

Ma c’è un’altra preoccupazione in vista del Cagliari: Mexes avrebbe colpito con una gomitata Cardone in area, un episodio non ravvisato dall’arbitro ma che potrà essere oggetto della prova tv.

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